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Monte Bianco: pubblicato il calendario delle interruzioni alla circolazione per il primo trimestre 2023 e resi noti gli aumenti dei pedaggi per l’attraversamento. I rincari riguarderanno anche il traforo del Frejus

Dal primo gennaio 2023 i pedaggi delle gallerie stradali del Traforo del Frejus e del Monte Bianco subiranno un aumento del 7,36%, questo è quanto stabilito dalla Commissione Intergovernativa considerando il tasso di inflazione media registrata tra settembre 2021 ed agosto 2022.

Ricordando che possono transitare all’interno dei trafori solamente veicoli appartenenti alle classi ecologiche Euro V ed Euro VI, un veicolo industriale a tre o più assi, solo per fare un esempio, entrando da lato francese pagherà tra andata e ritorno 590,00 euro e da lato italiano ben 599,80.

Inoltre, GEIE TMB (Gruppo Europeo di Interesse Economico per la Gestione del Traforo del Monte Bianco) ha reso noto il calendario delle interruzioni totali alla circolazione per il primo trimestre 2023 che sono state programmate, dalle ore 22,00 alle ore 6,00, per i seguenti giorni:

– notte tra lunedì 9 e martedì 10 gennaio 2023
– notte tra martedì 10 e mercoledì 11 gennaio 2023
– notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio 2023
– notte tra giovedì 12 e venerdì 13 gennaio 2023
– notte tra lunedì 6 e martedì 7 febbraio 2023
– notte tra martedì 7 e mercoledì 8 febbraio 2023
– notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio 2023
– notte tra giovedì 9 e venerdì 10 febbraio 2023
– notte tra lunedì 13 e martedì 14 marzo 2023
– notte tra martedì 14 e mercoledì 15 marzo 2023
– notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 marzo 2023
– notte tra giovedì 16 e venerdì 17 marzo 2023
 

Oltre a queste interruzioni è prevista una ulteriore interruzione totale infrasettimanale dalle ore 19,00 alle ore 22,00 per la giornata di lunedì 13 febbraio 2022.

In allegato è possibile scaricare il calendario completo

Al IV Congresso Nazionale, ASSOTIR presenta alla politica 4 proposte per rilanciare l’autotrasporto. All’unanimità rieletta Presidente Nazionale Anna Vita Manigrasso, Claudio Donati confermato Segretario Generale

Si è svolto nelle giornate del 7 e 8 luglio scorso il IV Congresso Nazionale di ASSOTIR, caratterizzato da due eventi attraverso i quali l’Associazione ha avviato prima un confronto importante sul tema delle regole per l’autotrasporto con il mondo della politica e successivamente ha inaugurato un percorso tra gli operatori del settore riguardante le affinità e le divergenze che accomunano le imprese di trasporto a livello europeo.

Rispetto al primo tema, presso la sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, ASSOTIR ha organizzato un convegno dal titolo “Le proposte di Assotir per l’autotrasporto 4.0” con cui l’Associazione ha presentato alla politica i propri punti per una riforma del settore che possa migliorare le condizioni attuali in cui verte il comparto.

Su costi minimi obbligatori, tempi di pagamento, nuova disciplina della subvezione e rafforzamento della disciplina delle attese al carico e allo scarico delle merci, ASSOTIR ha presentato ai presenti le proprie proposte, grazie anche al prestigioso contributo del Prof. Avv. Massimo Campailla, Professore associato di Diritto dei Trasporti e della Navigazione presso l’Università degli Studi di Ferrara, autore della relazione tecnica. Molto ricco il parterre degli ospiti che sono intervenuti: il Sen. Mauro Coltorti, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Comunicazioni del Senato della Repubblica, l’On. Diego Sozzani Vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, il Sen.Bruno Astorre della Commissione Lavori Pubblici, Comunicazioni del Senato della Repubblica e gli On. Edoardo Rixi  e Marco Silvestroni, entrambi della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

Nel pomeriggio, invece, presso l’Hotel Sheraton Parco De’ Medici, si sono tenute le elezioni degli organismi dirigenti che hanno confermato alla guida dell’Associazione, in qualità di Presidente Nazionale, Anna Vita Manigrasso, ed è, allo stesso tempo, stato riconfermato come Segretario Generale, Claudio Donati.

A seguire, in occasione della cena di gala, gentilmente offerta dalla Iveco-Romana Diesel a cui vanno i ringraziamenti di ASSOTIR per aver collaborato a realizzare un evento tanto sentito dai Trasportatori quanto ben riuscito e che ha visto anche la partecipazione del Rag. Mario Artusi tra gli ospiti dell’evento, che si è tenuta presso l’Hotel Sheraton Parco De’ Medici, ASSOTIR ha premiato alcune figure storiche dell’Associazione, a partire dai tre trasportatori fondatori : Giuseppe Forgione, Domenico Martini e Peppino Loria. Successivamente è stato consegnato un riconoscimento ad Achille Rossi, storico Trasportatore da sempre sostenitore e vicino alle battaglie di ASSOTIR, a Mauro Sarrecchia, per essere stato ideatore e artefice del Sistema Assotir, ed infine il Prof. Giuseppe Bulla, Vicepresidente nazionale nonché coordinatore dell’Associazione per la regione Sicilia. Premiato durante la cena di gala anche l’agente della Polizia di Stato del Comando di Ostuni, Valerio Moro per il gestore eroico compiuto lo scorso mese di aprile e su cui rimandiamo ad un approfondimento sulle pagine del nostro sito.

Nella mattinata dell’8 luglio, sempre all’Hotel Sheraton Parco De’ Medici, dopo la relazione programmatica della rieletta Presidente Manigrasso, si è tenuta la tavola rotonda “Capitani Coraggiosi in Europa: Esperienze di imprenditori a confronto”, un dibattito tra trasportatori provenienti da vari Paesi europei per confrontarsi sulle problematiche e sugli aspetti positivi che accomunano le imprese di autotrasporto europee.

Alla tavola rotonda hanno partecipato per la Spagna l’imprenditore Julio Villaescusa, per la Francia Alexis Gibergues e per l’Italia Rosa Maria Pepponi e Domenico Cattafi, inoltre al dibattito era presente anche Marco Digioia mentre a moderare i lavori è stato Umberto Cutolo, giornalista esperto di Logistica e Trasporti.

Per entrambi gli eventi molto positiva è stata la partecipazione delle imprese associate ad ASSOTIR che, nonostante i lavori congressuali si siano svolti durante giornali feriali, hanno risposto con una massiccia presenza e partecipazione segno inconfutabile di attaccamento e sensibilità nei confronti dell’Associazione.

Rimandando nei prossimi giorni a tutte le considerazioni politiche del caso in merito ai lavori congressuali, riportiamo una galleria fotografica riguardante la due giorni:

“FIT for 55”: il Consiglio UE adotta la sua posizione sul modo di intervenire per avviare le infrastrutture necessarie alla progressiva decarbonizzazione dei trasporti

Il 2 giugno 2022 i ministri europei dei trasporti hanno adottato una posizione comune (“orientamento generale”) su ciascuna delle tre proposte legislative del ‎‎pacchetto “Fit for 55‎‎” relative al settore dei trasporti (Infrastruttura per i combustibili alternativi-AFIR, FuelEU Maritime e ReFuelEU Aviation).‎

‎Si tratta di un passo importante nell’attuazione del pacchetto legislativo “Fit for 55”, che dovrebbe consentire all’UE di raggiungere i suoi obiettivi climatici: ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e conseguire la neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050. Per il settore dei trasporti, in particolare, l’obiettivo è ‎ridurre‎ le emissioni di gas a effetto serra del ‎90%‎ (il settore rappresenta attualmente oltre un quarto delle emissioni dell’UE).‎

Riportiamo, in allegato, una nostra traduzione – non ufficiale – della parte del Comunicato emesso ieri dal Consiglio della UE, relativo all’orientamento generale sul progetto di regolamento relativo alla ‎‎realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi‎‎ (AFIR).

La scheda allegata fornisce in forma grafica  ulteriori chiarimenti sulla strada che il Consiglio ha tracciato, ricordando che i punti chiave della decisione possono essere così sintetizzati:

  • Approccio “progressivo” per le stazioni di ricarica per veicoli pesanti elettrici:
    • Concentrarsi sui corridoi della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) come primo passo, con una scadenza del 2025 (quindi molto vicina).
    • Poi, l’intera rete da coprire entro il 2030
  • adeguamento dei requisiti in termini di potenza di ricarica distribuita presso le stazioni di ricarica su parti della TEN-T in cui i volumi di traffico sono bassi. 
  • Idrogeno: focus lungo il nucleo TEN-T e sui nodi urbani.
  • clausola relativa a una revisione specifica a breve termine per gli autocarri e a una revisione dell’intero testo a medio termine
  • garanzie relative alle opzioni di pagamento e alla visualizzazione dei prezzi per gli utenti, nelle stazioni di ricarica.

Programma GOL – Strumenti per l’attuazione dell’assessment – Profilazione quantitativa

ANPAL

Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro

DELIBERAZIONE N. 5

Il Commissario straordinario

……….OMISSIS………

di approvare la metodologia di profilazione quantitativa di cui al documento “Strumenti per l’attuazione dell’assessment – Profilazione quantitativa”, già approvato dal Comitato direttivo del Programma GOL nella riunione del 28 aprile 2022 e allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante

……….OMISSIS………..

IL TESTO INTEGRALE DELLA DELIBERA E DEI RELATIVI ALLEGATI
È DISPONIBILE IN ALLEGATO, IN FORMATO .pdf

Pubblicato il Decreto Legge con le norme per il trasferimento dei 500 milioni stanziati dal Governo per il ristoro degli aumenti del gasolio alle aziende con veicoli Euro 5 e Euro 6.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 17 maggio è stato – finalmente – pubblicato il D.L. n. 50, contenente, oltre che l’insieme delle “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” che il Governo ha inteso adottare per far fronte a queste ennesime gravissime crisi che rischiano di far abortire sul nascere il tentativo di ripresa economica italiana, dopo i bui anni del COVID 19, anche e soprattutto la misura attesa dai trasportatori che, avendo in disponibilità veicoli Euro 5 ed Euro 6, erano sostanzialmente state ignorate dall’operazione di diminuzione generalizzata delle accise sul gasolio adottata dal Governo e poi ulteriormente prorogata.

Anzi, per la precisione esse erano state danneggiate, in quanto alla riduzione delle accise aveva corrisposto il congelamento del recupero di cui godono le imprese che utilizzano tali veicoli – ambientalmente più puliti – nelle proprie attività.

Come si ricorderà, alle proteste levatesi dalla categoria aveva fatto seguito la decisione di riservare l’intero fondo straordinario di 500 milioni di euro a sostegno di tali imprese, consentendo loro di godere di una effettiva riduzione del costo del gasolio come, le imprese con veicoli più anziani che già n beneficiavano della riduzione delle accise, avevano invece potuto fare grazie alla riduzione delle accise alla pompa.

Il Decreto legge, che i nostri lettori possono trovare e scaricare dalla sezione Normative del sito, contiene, all’articolo 3, l’indicazione che

Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dall’aumento eccezionale del prezzo del gasolio utilizzato come carburante, alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia esercenti le attività di trasporto indicate all’articolo 24-ter, comma 2, lettera a), del testo unico delle accise approvato con decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, é riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, nella misura del 28 per cento della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato dai medesimi soggetti in veicoli, di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l’esercizio delle predette attività, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto“.

Il D.L. n.50/2022 stabilisce inoltre alcuni importanti punti d principio:

  • Il credito d’imposta e’ utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
  • Non si applicano i limiti di cui all’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
  • Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’imposta   regionale   sulle   attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
  • Il credito d’imposta é cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.

Da ultimo, è importante sottolineare che, a differenza delle versioni circolate finora, nel testo del D.L. non si fa più cenno alla previsione della fruibilità del ristoro unicamente all’interno degli strettissimi paletti del cosiddetto “de minimis” (che per i trasportatori significa la possibilità di fruire di aiuti non superiori ai 100.000 euro nel triennio), ma che si prevede semplicemente che ” Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato. Ai relativi adempimenti provvede il Ministero delle infrastrutture e della mobilità’ sostenibili

Ciò significa che, al ristoro si applicheranno le normative varate dalla UE con il nuovo Quadro Temporaneo avente come base giuridica l’articolo 107 (2)(b) e (3)(b), che garantisce sia aiuti per porre rimedi ai danni cagionati direttamente dall’invasione russa dell’Ucraina, e per esplicita ammissione della Commissione Europea, anche ad alcuni effetti diretti delle sanzioni economiche imposte o delle contromisure che possono compromettere la capacità dell’impresa di esercitare in tutto o in parte la sua attività economica, sia aiuti destinati a porre rimedio al grave ed eccezionale turbamento dell’economia europea causato dalle conseguenze della guerra ucraina.

Gli Stati membri, in forza del nuovo Quadro Temporaneo, adottato il 23 marzo 2022, potranno garantire liquidità e accesso ai finanziamenti alle imprese volti ad attenuare la carenza di liquidità causata direttamente o indirettamente dagli eventi attuali ed eccezionali dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina.

Gli Stati membri devono notificare tali misure di aiuto, che la Commissione valuterà ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE (v. § 35).

Infine, la Commissione ha previsto un ultimo strumento, tra i più importanti e più ambiti dalle imprese, a cui offre la possibilità di un sostegno temporaneo volto ad alleviare gli aumenti eccezionalmente forti del prezzo del gas e dell’elettricità, che le imprese potrebbero non essere in grado di trasferire o di adattarsi a breve termine.

La Commissione considererà tali aiuti di Stato, che possono essere concessi sotto qualsiasi forma (ad esempio sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o altre forme quali anticipi rimborsabili, garanzie), compatibili con il mercato interno sulla base dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE, purché il valore nominale totale di tale aiuto rimanga inferiore alle intensità di aiuto e ai massimali di aiuto applicabili.

Ora occorrerà attendere che il Governo, ottenuto l’ok della UE indichi, attraverso l’Agenzia delle Dogane, il codice tributo con cui sarà possibile operare la compensazione tramite F24

Autorizzazioni CEMT: pubblicata la graduatoria delle assegnazioni 2022

Con il Decreto Dirigenziale del 29/03/22 a firma del Direttore generale per la Sicurezza Stradale e l’autotrasporto del MIMS, ing. Di Santo, pubblicato sulla G.U. del 5 aprile scorso, è stata resa nota la graduatoria di merito per l’anno 2022, relativa all’assegnazione delle autorizzazioni multilaterali per trasporti internazionali di merci su strada nell’ambito dei Paesi aderenti alla International Transport Forum (ITF/C.E.M.T.)

All’Italia spettano – alla luce della da noi contestata ripartizione delle autorizzazioni tra i vari Paesi dell’ITF – n 482 autorizzazioni, di cui 320 per veicoli Euro 6 e 152 per veicoli Euro 5.

Con il citato Decreto Dirigenziale del 29/03/22 sono state assegnate 331 autorizzazioni multilaterali CEMT annuali (98 Euro 5 e 233 Euro 6), che si aggiungono alle n. 151 autorizzazioni (64 Euro 5 e 87 Euro 6) che erano già state attribuite – a fine 2021 – alle imprese già detentrici di autorizzazioni CEMT, al fine di garantire loro una continuità operativa.

Albo Autotrasporto. 2000 euro di contributo alle prime 100 imprese che richiederanno la specifica certificazione di qualità definita dal Comitato Centrale per chi effettui trasporti in ADR o in ATP, rifiuti industriali o prodotti farmaceutici.

Sul sito dell’Albo autotrasporto è stata pubblicata il 18 marzo 2022 la notizia dell’avvio del sistema di certificazione di qualità delle imprese di autotrasporto che operano nelle filiere delle merci in ADR, ATP, rifiuti e farmaci. L’avviso può essere letto in allegato alla presente news.

La apertura del procedimento di certificazione fa seguito all’aggiornamento dei contenuti del Codice di Pratica e della revisione della rete di Ispettori e degli Enti di Certificazione specificamente accreditati per la verifica dell’adeguamento delle imprese a tale Codice, deliberati dal C.C. dell’Albo nel e di cui abbiamo dato a suo tempo informazione con una specifica news

Il Comitato Centrale, con Delibera n. 4 dell’8 marzo 2022, ha stabilito di dare impulso alle attività di certificazione di qualità riconoscendo la spesa massima di 2.000 euro per ogni certificazione rilasciata alle prime 100 imprese certificate.

Ciascun Organismo accreditato presso il Comitato, ricevuta la richiesta di certificazione da parte di un’impresa di trasporto di merci per conto di terzi, regolarmente iscritta all’Albo degli autotrasportatori e che effettua trasporti di merci pericolose, di derrate deperibili, di rifiuti industriali o di prodotti farmaceutici, ne dà comunicazione al Comitato.

Alle prime 100 imprese che richiedono la certificazione di qualità non sarà addebitato dall’Organismo alcun costo in quanto lo stesso sarà sostenuto dal Comitato Centrale fino all’importo massimo di 2000 euro

Riduzione delle aliquote di accisa applicate alla benzina, al gasolio e ai GPL usati come carburanti

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA

E DELLE FINANZE

di concerto con

IL MINISTRO

DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Visto l’art. 21 del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, approvato   con   il   decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, che sottopone ad accisa i prodotti energetici;

Visto l’art. 1, comma 290 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, con il quale si stabilisce che, con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro dello  sviluppo  economico, le misure delle aliquote di accisa sui prodotti energetici usati come carburanti ovvero come combustibili per riscaldamento per usi  civili sono ridotte al fine di compensare le maggiori  entrate  dell’imposta sul  valore  aggiunto   derivanti   dalle   variazioni   del   prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio;

Visto l’art. 1, comma 291 della predetta legge n. 244 del 2007, che stabilisce le condizioni necessarie per l’adozione del decreto di cui al comma 290;

Considerato che, con riferimento al periodo dal 1° ottobre 2021 al 31 dicembre 2021, si sono verificate le condizioni di cui al comma 291 della predetta legge n. 244 del 2007 per l’adozione del decreto di cui all’art. 1, comma 290, della medesima legge;

Visto l’art. 35 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300, come modificato dall’art. 2 del decreto-legge 1° marzo 2021, n.  22, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, che ha istituito il Ministero della transizione ecologica attribuendo al medesimo, in particolare, le funzioni e i compiti spettanti allo Stato relativi alla definizione degli obiettivi e delle linee di politica energetica e mineraria nazionale e dei provvedimenti ad essi inerenti precedentemente attribuiti al Ministero dello sviluppo economico;

 Decreta:

Art. 1

Riduzione temporanea delle aliquote di accisa

1. Al fine di  compensare  le  maggiori  entrate  dell’imposta  sul valore   aggiunto   rispetto   all’ultima    previsione,    derivanti dall’aumento  del  prezzo  internazionale,  espresso  in  euro,   del petrolio greggio, a decorrere dal  giorno  successivo  alla  data  di pubblicazione del presente decreto  nella  Gazzetta  Ufficiale  della Repubblica italiana e  fino  al  trentesimo  giorno  successivo  alla medesima data  di  pubblicazione,  le  aliquote  di  accisa,  di  cui all’allegato  I  del  testo  unico  delle  disposizioni   legislative concernenti le imposte sulla produzione  e  sui  consumi  e  relative sanzioni  penali  e  amministrative,   approvato   con   il   decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni dei sottoindicati prodotti sono ridotte alle seguenti misure:

    a) benzina: 643,24 euro per mille litri;

    b) oli da gas o gasolio usato come carburante: 532,24 euro per mille litri;

    c) gas di petrolio liquefatti (GPL) usati  come  carburante: 182,61euro per mille chilogrammi.

Art. 2

Compensazione dell’incremento dell’imposta sul valore aggiunto

1. Alle minori entrate derivanti dalle disposizioni di cui all’art. 1 del presente decreto si provvede, ai sensi dell’art. 1, comma 290 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, con il maggior gettito riferito al periodo 1° ottobre 2021-31 dicembre 2021, derivante dai versamenti periodici  dell’imposta  sul  valore  aggiunto,  valutato  in  308,17 milioni di euro.

Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 18 marzo 2022

Il Ministro dell’economia

e delle finanze

Franco

Il Ministro

della transizione ecologica

Cingolani

Registrato alla Corte dei conti il 21 marzo 2022

Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell’economia e delle finanze, registrazione n. 391

Raccolta beni di prima necessità per l’Ucraina: ASSOTIR, Konsumer e Gros fanno squadra!

I terribili eventi della guerra attivano una importante catena di solidarietà sul territorio laziale. Konsumer, Gruppo GROS e Assotir fanno squadra per dimostrare la loro solidarietà alle persone colpite dal recente conflitto in Ucraina.

Raggiunto stamattina un accordo tra Konsumer Italia, GROS (Gruppo Romano Supermercati) e Assotir per iniziare la raccolta di generi alimentari e farmaci conservabili a sostegno dell’Ucraina.

I punti di raccolta saranno posizionati all’interno dei supermercati del gruppo GROS e grazie ai volontari di Konsumer e ASSOTIR saranno poi organizzati e trasportati in Polonia o Romania.

Tutti i fine settimana, dal 19-20 marzo fino al 9-10 aprile sarà possibile contribuire alla causa nei supermercati elencati.

Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia ha aggiunto: “Una associazione per i diritti del consumatore e dell’ambiente, che si ispira ai valori costituzionali italiani ed europei, non poteva non mettersi in gioco su un problema umanitario di questa portata. Oggi, come non mai, è importante dimostrare di essere pronti ad aiutare le persone in difficoltà”.

Claudio Donati, Segretario Generale ASSOTIR, ha aggiunto: “L’autotrasporto è vicino e solidale con le sventure del popolo ucraino e come ASSOTIR ci stiamo attivando chiedendo ai nostri associati la disponibilità ad assicurare il trasporto dei beni raccolti da Konsumer Italia e GROS”.

Siamo certi che i romani sapranno dimostrare tutta la loro generosità, contribuendo alla raccolta e inviando a un popolo così profondamente sconvolto i generi di conforto che quotidianamente stanno venendo a mancare.

I beni raccolti saranno consegnati e distribuiti in Ucraina e ai profughi del conflitto,  grazie alla Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, al Vescovo ordinario Sua Eccellenza Mons. SILUAN e al Vescovo ausiliario è Sua Eccellenza Mons. Atanasie di Bogdania.

Qui di seguito l’elenco delle date e dei punti vendita e le relative date.

Investimenti 2020-2021: prorogata al 14 settembre 2022 la data di rendicontazione delle domande relative al secondo periodo di incentivazione

Il Direttore Generale per la sicurezza stradale e l’Autotrasporto, con decreto n.31 del 18 febbraio 2022, ha reso noto che i termini per rendicontare gli investimenti sostenuti dalle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi, riferiti al secondo periodo di incentivazione previsto dal decreto direttoriale del MIMS del 7 agosto 2020, sono state posticipate dal 14 marzo al 14 settembre 2022.

Tale posticipazione ha l’obiettivo di evitare che le imprese possano perdere di beneficiare dei contributi ministeriali loro spettanti a causa della crisi globale delle materie prime che sta provocando gravi ritardi da parte dei costruttori nella consegna dei veicoli pesanti.

Chiarimenti in tema di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro

INPS

Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali
Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione

Roma, 08 febbraio 2022

Messaggio n. 606

Oggetto: Chiarimenti in tema di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro

Con la circolare n. 18 del 1° febbraio 2022 sono state illustrate le novità introdotte in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234, e dal decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, e sono stati indicati i termini per la trasmissione delle domande riferite ai trattamenti di integrazione salariale previsti dalle richiamate disposizioni di legge.

Facendo seguito a quanto indicato nel paragrafo 8 della menzionata circolare, a seguito del rilascio della procedura “CIGWEB” per la trasmissione delle domande si comunica che le domande relative ai trattamenti di integrazione salariale riferite a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa iniziati dal 1° gennaio 2022 al 7 febbraio 2022 potranno essere utilmente inviate entro il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente messaggio.

In relazione a segnalazioni pervenute da parte di associazioni di categoria datoriale e dai consulenti del lavoro, riguardo agli aspetti connessi alla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di informazione e consultazione sindacale dettate dall’articolo 14 del D.lgs. 14 settembre 2015, n. 148, richiamando le istruzioni operative fornite con il messaggio n. 3777 del 18 ottobre 2019, si conferma che non è necessario dare prova delle comunicazioni di cui al menzionato articolo 14, nei casi in cui le Organizzazioni sindacali, come individuate dalla norma, attestino che la procedura prevista dal medesimo articolo 14 sia stata correttamente espletata. Detta dichiarazione dovrà essere allegata dai datori di lavoro, in sede di trasmissione delle domande di accesso ai trattamenti richiesti. In assenza, le Strutture territoriali avranno cura di richiederla, attivando il supplemento istruttorio previsto dall’articolo 11 del decreto ministeriale n. 95442/2016.

                                                            Il Direttore Generale                                  Gabriella Di Michele

Distacco dei conducenti: a febbraio 2022 in arrivo la piattaforma europea per il rilascio della dichiarazione

Dal prossimo 2 febbraio in tutta l’Unione Europea entrerà in vigore la Direttiva 1057/2020 sul distacco degli autisti dei veicoli industriali, che modifica quanto previsto dalla Direttiva 2006/22/CE.

Più nello specifico, l’impresa che svolge trasporti stradali internazionali che prevedono operazioni di cabotaggio dovrà registrare ogni viaggio in una specifica piattaforma telematica attualmente in fase di sperimentazione, che sarà multilingue e del tutto gratuita.

Attualmente sono in vigore deroghe per i trasporti bilaterali e di transito e per i veicoli equipaggiati con cronotachigrafo intelligente ma per il prossimo 2 febbraio anche la piattaforma dovrebbe entrare a regime e dovrà essere utilizzata non soltanto dai e tra i Paesi dell’Unione Europea ma anche da quelli aderenti al Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia).

Ogni impresa, per poter utilizzare la piattaforma dovrà creare un account valido per la registrazione dei viaggi ed inserire i dati relativi all’autorizzazione all’autotrasporto, al veicolo (targa, compresa quella del rimorchio), all’autista (nome, patente e informazioni sul contratto di lavoro), alle date d’inizio e fine del viaggio e al gestore del trasporto. In caso di mancata registrazione sono previste sanzioni.

Le dichiarazioni di distacco avranno una durata massima di sei mesi e si potranno modificare, cancellare ed eventualmente rinnovare. La piattaforma permetterà anche di stampare la dichiarazione fatta, così da poter essere consegnata all’autista. Per permettere alle autorità dei singoli Stati membri di effettuare i controlli sarà richiesta una copia della registrazione, fisica o digitale, da conservare a bordo del veicolo oltre al contratto di lavoro e buste paga che attestino l’esistenza in essere del rapporto di lavoro tra conducente e impresa di trasporto.

ASSOTIR fa presente che, ultimata la fase di sperimentazione della piattaforma europea per il distacco dei conducenti, organizzerà un webinar, rivolto a tutte le imprese di trasporto impegnate nei trasporti internazionali, per illustrare le potenzialità dello strumento e le modalità di utilizzo

Autotrasporto e transizione ecologica: qualche numero per capire di cosa si parla

Roma, 9 dicembre 2021

Transizione ecologica è la parola-chiave del momento, destinata a durare nel tempo. Per i trasportatori, più degli aspetti legati alla tecnologia (motore elettrico, a idrogeno, etc) che, quando sarà commercialmente disponibile, verrà presa in considerazione, significa dover rinnovare a passo accelerato il proprio parco veicolare (il più vecchio d’Europa, con un’età media di 13 anni a veicolo). Per il momento, sarebbe più che sufficiente portare l’intero parco veicolare ai livelli euro 5 e 6. Dobbiamo pensare che, limitandoci al solo trasporto in conto terzi, per portare il parco veicolare a questi livelli in tempi ragionevoli (6-8 anni) occorrerebbe cambiare più o meno 100 mila veicoli l’anno.

Non so se qualcuno si è chiesto come sarà possibile realizzare una mole di investimenti francamente fuori della portata delle nostre imprese. La superficialità del confronto istituzionale sembrerebbe dare ragione a quei trasportatori che non sembrano crederci troppo. Ma attenti anche alla colpevole sottovalutazione, perché nessuno (tranne i malcapitati) piangerà se qualche altro migliaio di imprese di autotrasporto dovesse venir spazzato via, perché non ce l’ha fatta a reggere la sfida della transizione ecologica.

Proseguendo il ragionamento, l’autotrasporto dovrebbe investire non meno di 8 miliardi di euro l’anno per i prossimi anni: all’incirca il 20% dell’intero fatturato del settore. Dove li trova questi soldi? Possiamo davvero pensare che sia lo Stato a sostituirsi nell’investimento? Non sarebbe mai possibile, ovviamente, e non sarebbe neppure giusto. Lo Stato può e deve accompagnare il processo, ma dovrebbe essere il mercato a fornire queste ingentissime risorse aggiuntive. Quello che va chiesto allo Stato sono le Regole.

In altri campi – vedi i container- il mercato si è mosso da solo: le poche multinazionali che dominano quel mercato hanno decuplicato il prezzo del trasporto via mare dei container nel giro di poche settimane. Analogamente per i signori dell’energia (petrolio e gas). Ma sappiamo che per noi questa è fantascienza.

Eppure, la semplice riforma della subvezione, resa obbligatoria dal Regolamento UE 1055/2020 da febbraio prossimo, potrebbe spostare alcuni miliardi dall’intermediazione a favore dei bilanci di chi esegue effettivamente il trasporto, senza toccare affatto il costo complessivo dello stesso.

E questa non è fantascienza. Se, per ipotesi, i 45 miliardi di fatturato annuo dell’autotrasporto fossero assoggettati ad una limitazione della subvezione nella misura massima del 20%, si avrebbe, alle tariffe attuali – senza alcun aumento tariffario –, uno spostamento enorme di risorse a favore dei vettori veri. Non saprei dire se 4 o 6: certamente diversi miliardi di euro, dall’intermediazione (spesso un primo vettore) a chi esegue effettivamente il trasporto con i propri camion.

Per questo noi pensiamo che l’esigenza di una riforma della subvezione, a cui siamo obbligati – lo ripeto – da una norma europea, non può non costituire una priorità per chiunque pretenda di rappresentare imprese di autotrasporto. Per questo Assotir si è fatta carico di avanzare una proposta. Con l’obiettivo anche di non permettere a nessuno di girare la testa dall’altra parte.

Senza togliere niente agli altri temi proposti per i tavoli tecnici ministeriali, pensiamo che questa sia la vera priorità del momento, che può determinare una svolta per cambiare questo settore e farlo tornare ad essere appetibile sotto il profilo imprenditoriale.

Se poi, in tema di tariffe del trasporto ci fosse il famoso paletto (i costi minimi) al di sotto del quale il trasporto diventa illegale, perché non in grado di garantire gli standard minimi di sicurezza e di trasparenza, per i traportatori l’aria cambierebbe in modo significativamente migliore.

Insomma, si torna sempre lì, alle due o tre regole necessarie per riformare l’autotrasporto italiano. Le regole (costi minimi, tempi di pagamento e subvezione) che Assotir auspica e con determinazione intende portare avanti.

Non escludiamo affatto che su questi temi possano crearsi nuove convergenze, anche a livello associativo, ma soprattutto ci conforta l’interesse che, a partire dalle imprese, sta crescendo attorno ad essi.

Claudio Donati

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