13 Aprile 2022
Vorrei ringraziare, innanzi tutto, gli oltre cinquecento trasportatori che, in meno di un mese, hanno partecipato alle nostre iniziative, tenutesi in varie parti d’Italia (per l’esattezza: Taranto, Livorno, Terni, Colleferro, Matera, Roma, Salerno, Santa Croce sull’Arno e Narni), permettendoci di costituire altre due nuove Sedi provinciali (Taranto e Terni) e di alzare o, aprire, il confronto con le Regioni Lazio, Toscana e Puglia, oltre che con diversi Sindaci dei Comuni interessati (di tutti gli eventi abbiamo pubblicato i resoconti sul ns sito).
Tutto ciò – e non è un dettaglio – è avvenuto dal 12 marzo al 9 aprile. Come a dire, in mezzo alla tempesta del caro-gasolio, delle proteste sulle strade dei trasportatori, in mezzo alle contorsioni delle varie associazioni (che, comunque, hanno firmato – tutte – lo stesso protocollo, che il giorno avanti avevano giudicato meritevole di un fermo nazionale). Senza dimenticare, nel frattempo, lo scoppio della guerra in Ucraina e, non ultimo, il fatto che non siamo per niente fuori dal covid.
Nonostante il programma delle iniziative non sia ancora concluso, possiamo iniziare a fare una valutazione sui risultati fin qui scaturiti dal confronto con i nostri imprenditori, così esteso per numeri e territori, con in più il pregio di una sana immersione dentro la realtà delle nostre imprese.
Il primo risultato è, indubbiamente, la presenza dei trasportatori, consistente e convincente. Diciamo che, uno per l’altro, la realtà che ha voluto incontrarci, è rappresentativa di circa 20 mila veicoli e altrettanti addetti. È un dato che andrebbe sempre tenuto in considerazione quando si parla di rappresentanza.
I partecipanti, che certamente soffrono, come tutti i trasportatori, le enormi difficoltà di una situazione semplicemente impensabile solo pochissime settimane fa, hanno manifestato – nonostante la desolazione del qua…