ASSOTIR Toscana al fianco dei vettori del marmo per ribadire le ragioni della protesta alla vigilia della prossima apertura del Tavolo Istituzionale

A pochi giorni dall’apertura del tavolo istituzionale convocato dall’amministrazione comunale di Carrara, previsto per il 3 luglio, le imprese di trasporto del bacino marmifero hanno voluto ribadire le ragioni della mobilitazione.

“Serve più sicurezza a 360′ per chi opera nel trasporto del marmo“, ha dichiarato il responsabile ASSOTIR Toscana Maurizio Bandecchi. “Tutto il materiale che esce dalle cave del Marmo della Apuane viene trasportato su gomma. Ma le condizioni delle strade, le condizioni di lavoro, le condizioni economiche e quindi sociali, sono pessime. Dal tavolo ci aspettiamo che possa essere rimesso al centro dell’attenzione di istituzioni locali e committenti il tema della sicurezza a tutti i livelli“, ha proseguito Bandecchi.

Molti interventi spettano agli enti pubblici che devono intervenire sulla condizione delle strade e sulle buche che producono aumenti ingenti dei costi delle riparazioni dei camion delle imprese (si parla di 25-30mila euro ogni anno), il tutto è dimostrabile dai numerosi pezzi di trasmissioni e ammortizzatori che abbiamo portato come prova. Anche le fronde – ha proseguito Bandecchi – della vegetazione vanno sistemate perché danneggiano le coperture dei camion nonché il sistema di lavaggio dei mezzi nella zona delle Pese che peraltro rappresenta un passaggio obbligato per determinare la qualità e la quantità del materiale lapideo estratto dalle cave sul quale vengono calcolati vari livelli di tassa marmi.

Infine, Bandecchi ha sottolineato come “oggi la distribuzione del valore creato dalla filiera del marmo è distribuito in modo iniquo. Le tariffe di trasporto sia per i blocchi ma soprattutto per le terre ed i sassi, sono abbondantemente sotto il livello di sopravvivenza delle imprese e devono essere aumentate, per questo siamo pronti a confrontarci con la committenza al tavolo istituzionale.”