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UNATRAS, Programma per lo sviluppo e la competitività delle imprese di autotrasporto

UNATRAS, Programma per lo sviluppo e la competitività delle imprese di autotrasporto

5 Febbraio 2018

POSIZIONE UNATRAS (Unione Nazionale Associazioni Autotrasporto)

 

1.  PACCHETTO MOBILITA’ UE – ROAD ALLIANCE

Alla luce del pacchetto di proposte legislative presentate dalla Commissione Europea ed attualmente in discussione al Parlamento, è necessario che l’Italia mantenga una posizione netta di contrasto alla concorrenza sleale ed al dumping sociale, facendo leva sull’alleanza con gli altri Paesi firmatari della Road Alliance. A tal fine occorre:

  • Omogeneizzare i trattamenti economici, sociali e normativi dei lavoratori e dei costi a carico delle imprese di autotrasporto dei diversi Paesi UE.
  • Contrastare ogni ipotesi di ulteriore liberalizzazione del cabotaggio stradale.
  • Estendere la normativa sul distacco transnazionale ai trasporti internazionali da e per l’Italia effettuati dalle imprese estere.
  • Implementare un sistema nazionale di controlli mirati sui vettori stradali soprattutto esteri che concorrono slealmente eludendo le normative sociali, da effettuare attraverso strumenti tecnologici avanzati quali l’e-CMR e big data (telepass, tutor, dogane) a tutela dell’economia e delle imprese italiane.
  • Smart Roads: sviluppare e sperimentare attraverso un pieno coinvolgimento delle imprese di autotrasporto

 

2. REGOLARITA’ DEL MERCATO – SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA Considerato che un mercato regolare è interesse dell’economia nazionale e del consumatore finale, occorre:

  • Garantire l’effettiva funzionalità del Portale Regolarità Albo che assicura la netta evidenza delle imprese irregolari per l’affidamento dei servizi di trasporto, rimuovendo gli ostacoli ancora presenti al pieno e continuativo scambio di dati tra l’Albo ed i soggetti che detengono le informazioni utili alla verifica costante della regolarità contributiva, amministrativa e tecnico-operativa degli autotrasportatori.
  • Realizzare una razionalizzazione normativa del settore intervenendo su: riforma del Codice della Strada (fallita in questa legislatura), revisione del calendario dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti, attivazione delle deroghe nazionali al 561/2006, semplificazione procedure per accesso alla professione ed al mercato, revisione della disciplina sui trasporti eccezionali.
  • Rafforzare il contrasto alle cooperative spurie che determinano esclusivamente un abbattimento selvaggio dei costi del servizio di trasporto, attraverso il ripristino del concetto di mutualità proprio della cooperazione;
  • Dare piena operatività agli uffici della motorizzazione civile, rendere definitiva l’integrazione tra Motorizzazione e Pubblico Registro Automobilistico(PRA) per evitare duplicazione di costi e procedure, affidamento dei processi di revisione dei mezzi pesanti anche agli operatori privati abilitati, assicurando sempre la funzione di controllo pubblica.
  • Introdurre uno strumento di periodica indicazione dei livelli di costi di riferimento sia ai committenti che ai vettori, ad opera della Pubblica Amministrazione, per la esecuzione dei servizi di trasporto a tutela della regolarità, sicurezza e leale concorrenza del mercato.
  • Individuare procedure certe che rendano effettivo il rispetto della norma sui tempi di pagamento del trasporto da parte del committente.
  • Valorizzare il contratto scritto quale strumento utile a garantire la pari dignità delle parti.

3.      GOVERNANCE DEL SETTORE

La recente istituzione del Partenariato della Logistica e dei Trasporti, quale nuova struttura all’interno del Ministero, risulta avulsa da una riforma complessiva della governance del settore. Si ritiene pertanto opportuno:

  • Rafforzare il ruolo del Comitato centrale dell’Albo quale vera espressione degli interessi dell’autotrasporto e ripristinare la Consulta generale dei Trasporti e della Logistica quale sede di discussione degli indirizzi strategici del settore con piena rappresentatività e capacità di sintesi delle esigenze delle diverse modalità di trasporto.

4.      FONDI STRUTTURALI PER L’AUTOTRASPORTO

Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del settore e contenimento del divario con i costi di gestione delle imprese estere occorre:

  • Evitare qualsiasi taglio alle misure attuali quali: il rimborso accise sul gasolio, la riduzione compensata dei pedaggi autostradali e le deduzioni forfetarie per le spese non documentate, vitali per le imprese di piccole dimensione.
  • Garantire le risorse strutturali adeguate confermando lo stanziamento di 250 milioni euro annui.
  • Incentivare fortemente il rinnovo del parco veicolare circolante per adeguarlo ai migliori standard di sostenibilità ambientale ed innovazione tecnologica (Euro VI e trazioni  alternative), attraverso le seguenti misure:                                                                                    
    • conferma Super/Iperammortamento,
    • rifinanziamento Nuova Sabatini e Fondo di Garanzia – Sezione Speciale Autotrasporto,
    • introduzione di incentivi aggiuntivi per la rottamazione dei veicoli obsoleti. 
  • Incentivare il trasporto combinato e verificare risorse/incentivi all’intermodalità Ferrobonus – Marebonus (valutazione su utilizzo ed  efficacia della misura)
  • In tema di uso delle infrastrutture verificare la corretta applicazione dei contratti di concessione in ragione degli investimenti eseguiti coinvolgendo anche le associazioni di categoria dell’autotrasporto e garantire che gli introiti derivanti dalle tariffazioni autostradali siano reinvestiti nello stesso settore che li ha generati.

5. BUONA OCCUPAZIONE E RICAMBIO GENERAZIONALE AUTISTI

Per far fronte alla penuria di autisti nel settore e garantire linfa giovane al settore che richiede preparazione, buona salute e competenze tecnologiche alla guida dei veicoli moderni occorre:

  • Incentivare programmi formativi e di inserimento lavorativo per giovani autisti nell’autotrasporto, come quello finanziato dall’Albo Autotrasporto nel 2017.
  • Riconoscere quale lavoro usurante quello effettuato da autisti dipendenti e conducenti artigiani di veicoli pesanti.

 

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