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– Vita associativa –

Nuova normativa ETS, Bulla di Assotir: “Ulteriore balzello a danno degli autotrasportatori siciliani”

Nuova normativa ETS, Bulla di Assotir: “Ulteriore balzello a danno degli autotrasportatori siciliani”

8 Gennaio 2024

Come avevamo anticipato in una nostra precedente notizia, dal 1° gennaio 2024 è entrata in vigore la Direttiva Europea 2023/959 dello scorso 5 giugno, che ha inserito il settore marittimo in un nuovo sistema di tassazione delle emissioni di CO2 chiamato UE ETS (European Union Emissions Trading Scheme). Tale novità normativa si è tradotta, all’atto pratico in un aumento delle tariffe dei noli marittimi da parte delle compagnie di navigazione dal momento che le stesse sono obbligate a compensare le emissioni prodotte attraverso l’acquisto di quote sul mercato regolamentato della CO2 (definite EUA: European Union Allowance equivalente a 1 ton di CO2 emessa).

Su tali aumenti, che rappresentano per gli autotrasportatori un ulteriore aggravio di costi, è intervenuto il Vicepresidente Nazionale di Assotir, Prof. Giuseppe Bulla che ha commentato:” Puntualmente, come già comunicato, gli armatori hanno proceduto all’aumento delle tariffe dei noli dei traghetti, a seguito del nuovo sistema di tassazione, a carico degli armatori, denominato ETS.”

Per i trasportatori siciliani si tratta di un salasso (di alcune centinaia di euro a veicolo, a seconda delle varie tratte di collegamento con il continente) particolarmente pesante che – a differenza degli armatori, i quali, essendo in pochissimi, hanno la forza di girare per intero la tassa sui propri clienti (i trasportatori, appunto) – difficilmente riusciranno a farsi riconoscere dai rispettivi clienti”.

La vicenda rischia di provocare reazioni imprevedibili, dato lo stato di sofferenza della gran parte degli autotrasportatori, che non sono in grado di sobbarcarsi questo ulteriore balzello. In questa situazione, la lontananza da parte della politica appare assai grave e non giustificata”, ha incalzato Bulla.

Al contrario, proprio la straordinarietà della situazione impone di aprire una discussione a trecentosessanta gradi sul tema dei noli marittimi per i veicoli commerciali, per cecare di affrontare una situazione che potrebbe portare ulteriori discriminazioni, verso e, all’interno della stessa categoria.

Più precisamente, ha concluso Bulla, poniamo alcune domande:

  1. Quale coerenza c’è tra scelta di aumentare il costo dei noli-traghetti e la politica governativa ed europea, di incentivazione del trasferimento delle merci dalla strada al mare?
  2. Non è forse arrivato il momento di pretendere maggiore trasparenza nella politica tariffaria degli armatori, le cui premialità restano oscure per la maggior parte degli operatori stradali?
  3. Non dovrebbe la Regione Sicilia, magari anche coinvolgendo il Governo nazionale, intervenire su un tema che tocca in maniera particolarmente drammatica le imprese del territorio regionale?
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