– Vita associativa –
Caro Carburanti, ASSOTIR e CODACONS: Intervenga l’Antitrust per l’aumento anomalo dei prezzi
Sui prezzi dei carburanti parte oggi una nuova offensiva del Codacons sostenuta da ASSOTIR – Associazione Italiana delle Imprese di Trasporto. Dopo la denuncia a Procure, Guardia di finanza e Antitrust contro il caro benzina, “chiediamo – spiega Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons – al Governo di estendere gli ambiti di applicazione della legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare, introducendo lo stesso principio anche al comparto dei carburanti e definendo in modo certo e preciso il “prezzo anomalo”, ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l’illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato”.
“Abbiamo deciso- continua il Codacons – inoltre di lanciare un boicottaggio dei distributori più cari, invitando gli automobilisti e gli autotrasportatori a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi. Al tempo stesso chiediamo ai consumatori di inviarci le foto dei distributori che praticano per benzina o gasolio prezzi superiori ai 2 euro al litro, per le segnalazioni del caso alle autorità competenti”.
Tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it e sistema@assotir.it , indicando l’ubicazione dei distributori e allegando una foto dei prezzi praticati.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Tanasi si è espresso il Vicepresidente Nazionale di ASSOTIR, Prof. Giuseppe Bulla:”D’’intesa con il Codacons, come Assotir, aderiamo a questa importante iniziativa su tutto il territorio nazionale. Riteniamo intollerabile, infatti, ciò che sta avvenendo sul prezzo dei carburanti in questi giorni con aumenti trasversali e ingiustificati in tutto il Paese, in barba all’Antitrust ed alle denunce presso le procure italiane che sono state avanzate nelle settimane e nei mesi precedenti”. “Riteniamo che le indagini che verranno effettuate dalla Guardia di Finanza, annunciate nei giorni scorsi dal Governo, debbano riguardare tanto gli esercenti dei distributori quanto chi su tutta questa vicenda specula a livello molto più alto”, ha concluso Bulla.