– Vita associativa –

All’Interporto di Gorizia, ospiti di ESPORG e dello SDAG, si è discusso, con la partecipazione di ASSOTIR, del futuro delle aree di sosta in Italia
ESPORG (European Safe and Secure Truck Parking Organization) ha la missione di incontrare i suoi membri dove si trovano per affrontare pienamente le questioni del settore in modo efficiente e approfondito.
Continuando con questa missione, ESPORG ha avviato un ciclo di seminari per i propri membri, nei loro paesi d’origine e nella loro lingua madre.
Il primo di questi workshop, svoltosi lo scorso 12 maggio, ha visto riunirsi i membri italiani di ESPORG – ospitato dallo SDAG Interporto di Gorizia, la cui rappresentante, Patrizia Corsano, è appena stata eletta nel Board europeo di ESPORG – e ad esso hanno partecipato numerosi stakeholder del settore.
Il workshop si è incentrato sul tema “Parcheggi sicuri e protetti per veicoli pesanti e nuovi standard europei”.
Dirk Penasse, Direttore Generale di ESPORG, aprendo l’incontro, ha sottolineato come “Dopo un periodo così lungo di restrizioni di viaggio, siamo molto felici di poter tornare ad organizzare seminari e riunire di nuovo i nostri membri e le parti interessate per discutere con esse sulle sfide che l’industria deve affrontare e su come prepararsi per il futuro
ESPORG è felice di essere il collante che può collegare tutte queste parti e consentire loro di avere una più forte capacità di interlocuzione con le competenti strutture dell’U.E.”
La scelta di organizzare l’incontro presso lo SDAG si spiega, oltre che per l’adesione dell’Interporto di Gorizia ad ESPORG, soprattutto al fatto che da sempre la struttura al confine italio-sloveno presta particolare attenzione ai parcheggi per mezzi pesanti, ospitando attualmente un totale di 550 posti destinati esclusivamente al parcheggio dei camion.
L’autostrada A34 Villesse-Gorizia, ai cui margini sorge lo SDAG, vede un intenso traffico di veicoli merci, che nel 2021 ha raggiunto i 2,2 milioni di trucks, numero che è inevitabilmente destinato a crescere, come del resto l’autotrasporto merci sta crescendo in tutta Europa.
Il traffico stradale rimane infatti ancor oggi il più vantaggioso ed il più efficiente, come ha dimostrato la recente esperienza delle restrizioni nei movimenti transfrontalieri dovute all’epidemia di COVID.
Tuttavia, le condizioni di lavoro dei camionisti sono ancora oggi difficili e non attraggono nuovi lavoratori, anche per le scarse opportunità, per gli autisti di poter godere del loro riposo in aree di sosta “safe &secure”, dotate dei servizi che possano consentire loro un effettivo ristoro e garantire ai camion ed alle merci una sosta sicura e senza pericoli.
“SDAG ha già ottenuto nel 2019 la certificazione europea tramite DEKRA con il supporto di ESPORG, classificandosi insieme al Brescia Est Autopark tra le uniche due aree attualmente certificate in Italia – ha dichiarato l’Amministratore di SDAG, Grendene – e sono previsti ulteriori investimenti per la realizzazione di un nuovo sistema di videosorveglianza e controllo accessi, oltre a nuovi servizi igienici e docce per gli autotrasportatori, che porteranno ad un upgrade del livello di certificazione secondo i nuovi standard europei dettati dalla normativa”.
Oltre a SDAG, hanno partecipato al workshop due nuovi membri italiani di ESPORG, anch’essi impegnati a raggiungere la certificazione di qualità secondo lo standard EU-Parking Standard: Si tratta di rappresentanti delle aree di sosta Truck Village Colleferro e Truck One di San Benedetto del Tronto.
Al workshop era presente anche il dott. Pier Giovanni Pisani, direttore dell’Autoparco Brescia, membro di lunga data di ESPORG, che ha presentato le diverse sfide che l’area di parcheggio custodita intende affrontare, ivi inclusa la messa a disposizione degli autotrasportatori di postazioni di rifornimento per i veicoli dotati di motori innovativi, dall’elettrico all’idrogeno.
ASSOTIR, membro dell’UETR, l’Unione delle piccole e medie imprese del trasporto stradale europeo, a sua volta partner di ESPORG, era presente all’incontro goriziano con il responsabile dello sviluppo di queste infrastrutture, Mauro SARRECCHIA.
“ASSOTIR”, ha ricordato Sarrecchia, “è impegnata da molti anni nello stimolo alle istituzioni, siano esse il Comitato Centrale per l’Albo delle Imprese di autotrasporto che le Regioni, cui compete la pianificazione dello sviluppo delle strutture al servizio della logistica che la redazione dei Piani regionali del traffico e del trasporto delle merci, perché forniscano sostegno politico e finanziario per la realizzazione di aree di parcheggio sicure e protette in Italia, oltre che nella vera e propria consulenza ed assistenza agli imprenditori che vogliano cimentarsi in questo campo”.
“Riteniamo essenziale raggiungere l’obiettivo di fornire all’Italia una rete capillare di aree di parcheggio sicure e protette per i veicoli pesanti, sia per arrivare a garantire maggiori standard di qualità del lavoro ai dipendenti delle proprie imprese di autotrasporto, sia per creare le condizioni di un trasporto stradale sempre più sicuro e sempre più compatibile con i nuovi obiettivi di mitigazione dell’impatto ambientale”.
Da questo punto Sarrecchia ha ricordato come sia “necessario che in sede di approvazione dei nuovi insediamenti logistici, soprattutto in alcune arre particolarmente affollate come quelle della bassa lombarda e del Piacentino, ma anche in quelle del novarese e della Campania, ogni autorizzazione debba necessariamente prevedere dove, come e a quali condizioni sia possibile ricoverare i veicoli che da quegli hub partono o ai quali fanno arrivare giornalmente migliaia di tonnellate di merce e come ospitare nel modo più dignitoso, soprattutto nei fine settimana in cui il trasporto si arresta per la necessaria pausa di riposo, le migliaia di autisti che quei camion guidano giornalmente per le strade di tutt’Italia”.

La conferenza ha affrontato questi temi di grande interesse e sono stati numerosi i relatori che hanno, sul punto, confrontato i diversi punti di vista.
Oltre a Dirk Penasse, è intervenuto, per ESPORG, il dott. Frédéric Maas, che ha illustrato in particolare, il progetto ESPORG ACADEMY per la formazione dei manager delle future Aree di sosta, requisito richiesto espressamente dalla nuova regolamentazione UE.
Per le Istituzioni italiane è intervenuto il dott. Matteo ARENA per RAM S.p.A. (società in house del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili) che ha resocontato sull’attività svolta con il Comitato Centrale per l’Albo delle Imprese di autotrasporto, impegnato a delineare un layout standard per le aree di sosta safe and secure in Italia e a definire un’ipotesi di loro collocazione ottimale nel territorio italiano, con l’obiettivo di giungere, nel 2023, ad un Bando per sostenerne la realizzazione e la messa in rete.
Al workshop hanno portato il loro contributo il dott. Alberto MILOTTI, del Consorzio ZAI – Interporto Quadrante Europa Verona – e manager di PASS4CORE2, ovvero del raggruppamento delle aree di sosta italiane che si è candidato all’ottenimento dei fondi del Bando UE CEFT2, il dott. Andrea BALLARIN, che sta seguendo gli adempimenti tanto per conto di questo raggruppamento che per il precedente PASAS4CORE; la dott.ssa Ilaria DE BIASI in rappresentanza di Autostrada A22 del Brennero S.p.A. che, nel progetto PASS4CORE2 è impegnata nella realizzazione di ben 4 aree lungo il sedime autostradale, ed infine il dott. Marco SCACCABAROZZI, di DEKRA Italia S.p.A., ovvero dell’unico Ente cui la UE ha delegato la certificazione delle Aree di sosta per veicoli pesanti secondo i nuovi standard “bronzo”, “argento, “oro e “platino” – a seconda dei servizi cdi cui siano dotate – che ha illustrato l’iter necessario per arrivare alla certificazione.