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Il Parlamento Europeo vota per l’inserimento del trasporto su strada nel sistema ETS2 dal 2024, Manigrasso: “l’Europa dimostra di non saper coniugare le esigenze dettate dalla transizione ecologica ed i problemi reali delle imprese”
Nella sessione plenaria del 22 giugno scorso, il Parlamento Europeo, in controtendenza rispetto a quanto accaduto nei precedenti lavori, ha votato a favore dell’inserimento del trasporto merci su strada nel sistema ETS2 (il sistema di scambio di quote di CO2 che è parte di un pacchetto di riforme incardinato all’altro contenitore normativo del Fit For 55) a partire dal 2024.
Preoccupazione e disappunto sono stati espressi dall’UETR (Associazione europea delle piccole e medie imprese del trasporto su strada della quale ASSOTIR è componente effettivo) che, in un comunicato stampa, ha ribadito come da sempre l’Associazione abbia sostenuto come l’UE debba in primo luogo dare priorità all’accelerazione dello sviluppo delle infrastrutture per la distribuzione dei combustibili alternativi (AFIR) in Europa, perché questo aspetto è un prerequisito essenziale se si vuole includere il trasporto su strada nel sistema ETS.
Critico nei riguardi del voto del Parlamento Europeo il Presidente Villaescusa che ha commentato: “Stiamo perdendo l’opportunità di andare incontro ad una transizione ecologica praticabile e di successo per il settore. Il futuro di chi consegna beni, a vantaggio dei cittadini e dell’economia reale, è ora ancora più incerta”.
Sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente Villaescusa anche la Presidente Nazionale di ASSOTIR, Anna Vita Manigrasso: ”l’Europa con questo voto dimostra di non saper coniugare transizione ecologica e problematiche reali delle imprese di autotrasporto”
In allegato il comunicato stampa UETR