– Vita associativa –
Traghetti: ASSOTIR, aumento dei noli ingiustificabile necessaria fase monitoraggio
Donati, il caro-traghetti ha assunto per gli autotrasportatori un peso insostenibile
Roma, 15 Aprile 2022 – L’aumento esorbitante del costo dei traghetti non è assolutamente giustificabile, per questo è necessario aprire una fase di monitoraggio sulle tariffe. E’ la richiesta di ASSOTIR, l’Associazione Italiana delle imprese di Trasporto dopo il recente intervento dell’Antitrust nei confronti di Caronte & Tourist per abuso di posizione dominante nel traghettamento passeggeri con auto sullo stretto di Messina.
“Il recente intervento sanzionatorio dell’Antitrust nei confronti di Caronte & Tourist con una sanzione di 3,7 milioni di euro – sottolinea il Segretario Generale di ASSOTIR, Claudio Donati – è una circostanza del tutto fortuita, tuttavia utile a dare centralità, almeno a livello di opinione pubblica, alla questione del caro-traghetti, che ha assunto un peso insostenibile per gli autotrasportatori, visto che, nel periodo settembre 2021- aprile 2022, gli armatori hanno applicato in media aumenti fuori da ogni logica, deI quali oltretutto, è difficile capirne le motivazioni”.
Come Associazione – prosegue Donati – “abbiamo chiesto alle Commissioni Finanza e Tesoro e Industria, Commercio, Turismo del Senato, di aprire una fase di monitoraggio sulle tariffe dei noli dei traghetti, con specifico riferimento al periodo settembre 2021-apirile 2022”. Analizzando i listini dei principali operatori del settore, si rileva infatti, nel periodo in esame, un incremento medio delle tariffe di circa il 30%, con punte che arrivano al 46%. A cosa sia dovuto questo aumento, secondo ASSOTIR non è dato sapere. “Certamente- aggiunge Donati – non può essere imputato al solo costo del carburante che, essendo aumentato, nello stesso periodo, proprio del 30%, ha certamente un’incidenza sui costi di impresa sostenuti dagli armatori enormemente inferiore”.
ASSOTIR si chiede quindi dov’è la trasparenza di questo mercato. “Stiamo parlando di cifre considerevoli, che valgono alcune centinaia di euro a tratta per la gran parte delle tratte interessate – sottolinea ancora Donati -, per questo ci aspettiamo che, chi ha la responsabilità, si attivi per affrontare un tema di così grande impatto per migliaia di imprese di autotrasporto, molte delle quali, specie se operanti con le isole, non possono neppure invocare ipotetiche alternative, per la semplice ragione che non ne esistono. Siamo di fronte ad un mercato fatto di pochissimi, grandi, operatori, i quali hanno applicato aumenti tariffari, non uguali ma, simili, sostanzialmente nello stesso arco di tempo e con una metodologia anch’essa abbastanza simile. Senza alcuna spiegazione. Non troviamo affatto che tutto ciò sia normale” conclude Donati.