Si è svolta sabato 2 aprile scorso, presso la sala convegni “Longobardi” di San Valentino Torio (SA), l’assemblea di ASSOTIR Salerno in cui si è discusso, con i trasportatori locali, in merito all’emergenza caro-gasolio e sulla posizione presa dall’Associazione a livello nazionale rispetto all’accordo sottoscritto, lo scorso 17 marzo, dalle associazioni presenti al tavolo istituzionale ed il governo.
Per ASSOTIR erano presenti il Coordinatore della sede territoriale di Salerno, Alberto Giordano, il Responsabile Sviluppo del territorio, Patrizio Loffarelli, il Segretario Generale, Claudio Donati.
All’assemblea, oltre ad una buona presenza di imprese, erano presenti anche il Presidente onorario dell’Associazione dei trasportatori dell’Agro, Vincenzo Motta, la sindaca di San Marzano sul Sarno, nonché autotrasportatrice, Carmela Zuottolo e la consigliera al comune di San Valentino Torio, Teresa Vastola.
A prendere la parola per primo è stato Patrizio Loffarelli in merito alla questione caro-gasolio: “Anche se di colpo il prezzo del gasolio dovesse scendere di almeno 50 centesimi, credo che le complicazioni per le imprese sarebbero le stesse di oggi. Proprio per questo – ha proseguito Loffarelli – l’accordo firmato dalle altre associazioni, ai nostri occhi, appare molto debole proprio sotto il profilo delle regole messe in campo per riformare il settore”.
“Il gasolio professionale non dovrebbe subire lo stesso rincaro di quello utilizzato dagli automobilisti – ha dichiarato invece Carmela Zuottolo – inoltre bisognerebbe garantire delle regole certe al settore, solo così si alzerebbe il livello del mercato verso l’alto”.
Sulla stessa lunghezza d’onda della Zuottolo anche Vincenzo Motta: “la battaglia per dare regole chiare ed efficaci al settore è prioritaria e dovrebbero portarla avanti le associazioni di categoria che però, da quello che è emerso dal tavolo, non stanno facendo gli interessi delle imprese di autotrasporto”.
Infine, il Segretario Generale, Claudio Donati ha chiuso il dibattito spiegando le ragioni che vedono ASSOTIR opporsi all’accordo raggiunto tra associazioni e governo: “Abbiamo scelto di prendere una posizione opposta rispetto a quella delle altre associazioni contestando l’accordo, sia in merito agli aiuti economici del tutto insoddisfacenti dati al settore, sia e ancor di più sul tema delle regole. L’introduzione della clausola di salvaguardia del gasolio nei contratti scritti a scapito del ripristino dei costi minimi di sicurezza rappresenta un grande bluff perché concentra la contrattazione con il committente ad un unico fattore di costo che è appunto il gasolio e non tiene conto di tutti gli altri aumenti che le imprese hanno subito negli ultimi mesi”.
“Le difficoltà vere del settore – ha concluso Donati – non riguardano tanto l’aumento del gasolio che è una criticità temporanea, quanto l’incapacità delle imprese di farsi pagare il giusto e in tempi ragionevoli per i servizi che svolgono; è questa la criticità strutturale del settore. Per questo continueremo a portare avanti le nostre battaglie in tutte le sedi istituzionali che riguardano quattro priorità: il ripristino dei costi minimi obbligatori, rafforzamento della legge sui tempi di pagamento, una nuova disciplina della subvezione, una nuova regolamentazione dei tempi di attesa”.
Di seguito alcune foto della riunione
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