Nella missiva (scaricabile in allegato), a firma del Segretario Generale, Claudio Donati, l’Associazione sostiene che “Pur condividendo la filosofia dell’iniziativa, e gli obiettivi ad essa connessi (tra l’altro, coerente con le direttive impartite dalla UE), non possiamo non sottolineare come le ragioni della tutela dell’ambiente, che certamente costituiscono una priorità, non possano essere scisse da quelle del sistema economico e produttivo, di cui la mobilità delle merci costituisce un anello essenziale”.
Detto questo, per Assotir “misure di tale portata, qualora dovessero essere applicate, potrebbero provocare il blocco di tutte o di grandissima parte delle attività economiche”. Per questo Assotir ha richiesto un incontro urgente; perché come scritto da Donati, tali provvedimenti “dovrebbero vedere il coinvolgimento dei soggetti interessati, a partire, per quel che ci riguarda, dal trasporto professionale di merci su strada”.
Peraltro, come precedentemente annunciato su una nostra news, Assotir ha già inviato delle richieste di incontro alle regioni della pianura Padana (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emila Romagna) che hanno attuato provvedimenti analoghi a quelli della Regione Lazio.
Ora la palla passa a Zingaretti, in attesa che accolga le istanze degli autotrasportatori.
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