L’appuntamento congressuale si è svolto in due fasi distinte; la prima, caratterizzata dalla presenza dei delegati di Assotir provenienti da oltre trenta province italiane e dodici regioni d’Italia, si è sostanzialmente concentrata sul rinnovo delle cariche associative.
Una seconda parte, invece, di natura pubblica, si è aperta a metà mattinata, alla quale erano presenti, oltre che una nutrita schiera di rappresentanti di imprese di autotrasporto (più di 160 presenti in sala), anche gli esponenti di tutte le associazioni riunite in Unatras, da Silvio Faggi (Segretario Generale Fiap e Vice presidente Albo Autotrasportatori) a Marco Cattabbiani (vice presidente di Unitai); da Amedeo Genedani (Presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras) ad Andrea Manfron (Segretario Generale di Fai) ed infine da Claudio Donati per Assotir che hanno dato vita ad un’animata tavola rotonda, subito dopo la relazione della Presidente Manigrasso riguardante il lavoro compiuto negli ultimi tre anni dall’Associazione.
Proprio su quest’ultimo punto la Manigrasso, ha auspicato un cambio di marcia che la categoria dovrà compiere nei prossimi anni: ” Chi è qui oggi – ha dichiarato la Presidente – è perché è riuscito a sopravvivere alla recessione economica di questi anni.[…] Siamo il frutto di una selezione dolorosa che ha visto scomparire migliaia di imprese di autotrasporto. […] Ma lo “stare insieme”, provare a confrontarci è la chiave di volta del nuovo scenario. Tutti i grandi operatori economici lo hanno fatto; per contare in un mercato così strutturato occorre avere la consapevolezza che restando isolati solo pochissimi grandi operatori avranno la possibilità di rafforzare il proprio potere contrattuale”.
Durante la tavola rotonda, i rappresentati delle Associazioni aderenti ad Unatras, invece, hanno cercato di elaborare una serie di proposte da presentare a Governo e Politica in occasione della prossima campagna elettorale, cercando di trovare quanto più possibile dei punti di convergenza piena, sebbene per Assotir quattro aspetti restano di fondamentale importanza: definizione dei costi di riferimento, l’obbligatorietà del contratto di trasporto scritto, il rispetto dei tempi di pagamento e la regolarità del settore nel suo complesso.
Proposte serie e concrete che rappresentano certamente la volontà di Assotir di garantire sostegno all’autotrasporto italiano al fine di garantirgli un futuro migliore. La speranza e l’auspicio di Assotir è quello di crescere e radicarsi ulteriormente nel territorio nazionale perché, come detto dalla Presidente Manigrasso: ”Se oggi possiamo raccontare del punto in cui siamo, partendo dall’intuizione dei sette trasportatori che dodici anni fa andarono dal notaio a costruire questa associazione, lo dobbiamo certamente a tutti coloro che ogni giorno operano per fare sempre più grande Assotir, ma soprattutto, agli autotrasportatori, a cui speriamo di continuare ad essere utili”
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