– Vita associativa –
ASSOTIR Pisa-Lucca-Massa denuncia l’aumento generalizzato dei costi e ribadisce la sua contrarietà all’introduzione del pedaggio in FI-PI-LI
Si è svolta venerdì 3 dicembre 2021, la conferenza stampa organizzata da ASSOTIR di Pisa-Lucca-Massa per denunciare le difficoltà che le imprese di trasporto stanno attraversando a causa dei forti aumenti delle molte voci che pesano nei bilanci aziendali, dal gasolio al personale, dagli adeguamenti previsti del CCNL di categoria ai ricambi, etc.
All’incontro con la stampa hanno partecipato il Presidente interprovinciale di ASSOTIR Pisa-Lucca-Massa, Giovanni Capecchi, il Coordinatore Assotir Toscana, Maurizio Bandecchi, il Responsabile per lo sviluppo del territorio, Patrizio Loffarelli ed Alessandro Manzi, Responsabile Infrastrutture e Viabilità.
“Le imprese di trasporto non riescono più a sopperire ai costi in aumento su tutti i fronti, dal carburante ai servizi, ai ricambi fino ai costi del personale, i quali si aggiungono alle spese indirette dovute alle infrastrutture inefficienti e insicure. Tutto questo costringe le imprese e i corrieri del Distretto, ma non solo, ad aumentare tariffe e listini che per quanto riguarda la zona del cuoio aumenteranno dal 7 al 12%”. A dirlo è il coordinatore Assotir (Associazione italiana imprese di trasporto) Toscana, Maurizio Bandecchi.
Gli ultimi due anni sono stati molti difficili a causa della pandemia da Covid-19 e anche se il settore dei trasporti non si è mai fermato neppure durante il lockdown, sicuramente ha subito anch’esso i drammatici effetti del virus che ha afflitto tutta l’economia internazionale portando a un accrescimento dei prezzi.
Anche per questo, Assotir si oppone chiaramente all’introduzione di pedaggi in FiPiLi per i mezzi pesanti, che sarebbero una causa in più sull’aumento generale dei costi.
“È impossibile che oggi nessuno parli dell’aumento dei costi – dice Patrizio Loffarelli, responsabile sviluppo territoriale Assotir – che stanno impedendo alle imprese di operare. Noi come associazione siamo l’unica che ha deciso di scendere in campo a fianco delle aziende per risolvere i problemi reali”.
Il responsabile infrastrutture Assotir Alessandro Manzi, su questo punto aggiunge: “Assotir si propone di contrastare i fenomeni consolidati di intermediazione parassitaria all’interno della filiera del trasporto, che finiscono per schiacciare, sotto il profilo tariffario, coloro i quali svolgono effettivamente, con mezzi in loro disponibilità, operazioni di trasporto. Vorremmo limitare l’uso eccessivo della subvenzione basandoci sul regolamento Ue 1055/2020 che il nostro paese deve recepire entro il febbraio 2022”.