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Obbligo del Green Pass nei luoghi di lavori, UNATRAS al Governo: “garantire l’omogenea applicazione della norma al fine di evitare fenomeni di dumping da parte di vettori stranieri”
Con l’ormai imminente obbligatorietà del possesso del Green Pass nei luoghi di lavoro, anche nel settore privato, che scatterà dal prossimo 15 ottobre (previsto dal D.L. n.127 del 21 settembre 2021), UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci), nella giornata dello scorso 6 ottobre, ha inviato una lettera al Governo chiedendo di proseguire il confronto in tema di aggiornamento del Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID -19 nel settore del trasporto e della logistica (inserito nell’allegato 14 accluso al DPCM 17.05.2020).
Diversi sono i chiarimenti che UNATRAS chiede all’esecutivo in merito all’obbligatorietà del Green Pass nei luoghi di lavoro, primo fra tutti coniugare le disposizioni del D.L. n.127 del 21 settembre 2021 con le linee guida indicate nell’allegato 14 a loro tempo condivise tra Governo, Organizzazioni Datoriali e Sindacati.
Nello specifico, come recita la missiva, ad UNATRAS preme sottolineare la necessità di garantire l’omogena applicazione della norma su tutto il territorio nazionale a chiunque assicurando il rispetto di tale obbligo tanto agli operatori nazionali quanto agli operatori stranieri. Tutto ciò è assolutamente necessario – continua il coordinamento delle Associazioni – per scongiurare fenomeni di dumping ed alterazione delle condizioni di mercato che favorirebbero i vettori esteri che, in caso di corretta applicazione della legge, sarebbero de facto esentati dall’obbligo, cosa che alimenterebbe la concorrenza sleale nel settore già durante provato da tali fenomeni.
Inoltre, un miglioramento di alcune disposizioni del D.L. 127 appare per UNATRAS fondamentale in quanto, se non si intervenisse ad esempio sulla normativa in materia di privacy, ad oggi si limiterebbe in maniera significativa la possibilità per i datori di lavoro di adempiere agli obblighi di verifica posti a loro carico dall’art.3 del decreto stesso.
In allegato riportiamo il testo per intero della lettera di UNATRAS