Numerose le proroghe e le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234) per quanto riguarda gli aiuti alle imprese per i loro investimenti e non tutte le novità sono positive.
Analizziamo le principali:
L’interconnessione resta requisito fondamentale per poter fruire dell’agevolazione.
Com’è purtroppo noto, l’autotrasporto non è riuscito, nonostante tutti gli sforzi fatti per dimostrare come sia assurdo non sostenere gli investimenti che il settore effettua per dotarsi di veicoli sempre più interconnessi con i sistemi di gestione digitale delle imprese.
Quindi, ancora una volta sarà impossibile accedere al credito d’imposta per l’intera somma di acquisto dei veicoli, ma solo per il costo degli allestimenti di cui si possa dimostrare non solo l’interconnessione con l’azienda, ma anche la capacità di effettuare una “lavorazione” delle merci trasportate.
Tale criterio, come abbiamo invano cercato di far comprendere al Ministero dello Sviluppo economico ed a quello dell’Economia, penalizza oltremodo, ad esempio, i veicoli per il trasporto in ATP o in ADR, interconnessi con i sistemi gestionali per il monitoraggio da remoto della sicurezza o della conservazione della catena del freddo.
Ad ogni modo, confidando che le nostre imprese vorranno utilizzare questa fonte di finanziamento per gli investimenti nei magazzini e nei piazzali, diamo il quadro di quanto deciso con la Legge di Bilancio.
Essa proroga e rimodula il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 (art. 1, comma 44).
In particolare, la proroga riguarda gli investimenti realizzati a partire dal 1° gennaio 2023 fino al 2025, in quanto l’anno 2022 era già stato finanziato con la Legge di Bilancio 2021. Non vi è proroga invece per il credito di imposta sugli investimenti ordinari a partire dal 2023.
Purtroppo, le agevolazioni sono tutte riviste al ribasso, come si potrà vedere confrontando la nuova situazione con quella esistente, che peraltro sconta le note difficoltà di approvvigionamento di materiali e supporti tecnologici necessari alla realizzazione degli investimenti a causa della pandemia e della successiva congestione logistica determinatasi nel Far East asiatico ed in Cina
ATTENZIONE:
La misura, di cui possono beneficiare le micro, piccole e medie imprese (PMI), resta una delle più popolari tra le imprese di autotrasporto.
La Legge di Bilancio 2022 la rifinanzia con 900 milioni di euro.
La concessione dei contributi continua ad avvenire nel rispetto delle modalità fissate nel decreto interministeriale 25 gennaio 2016:
La legge di Bilancio 2022 proroga fino al 30 giugno 2022 la disciplina straordinaria prevista dal decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020).
Tuttavia, a partire dal 1° aprile 2022, le garanzie saranno concesse previo pagamento di una commissione da versare al Fondo.
Viene inoltre disposto che, dal 1° gennaio 2022, la copertura del Fondo sui finanziamenti fino a 30.000 Euro passi dal 90 all’80%.
A decorrere dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, cessata la disciplina straordinaria:
Il comma 914 modifica la disciplina del microcredito elevando da 40.000 a 75.000 euro l’importo massimo di credito concedibile per le operazioni di lavoro autonomo e di microimprenditorialità.
Agli intermediari di microcredito viene inoltre concesso di concedere finanziamenti fino a 100.000 euro alle S.r.l., anche senza l’obbligo di assistenza di garanzie reali.
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