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INL: pubblicato il documento delle attività di vigilanza 2023. Particolare attenzione verrà prestata al settore della logistica e dei trasporti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Tramite il proprio sito istituzionale, l’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) ha reso noto il proprio documento di programmazione della vigilanza per il 2023.
Obiettivo prioritario del documento – chiarisce l’INL – resta quello di orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socio-economico, garantendo una sollecita e adeguata tutela dei diritti del lavoro e dei lavoratori, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale, anche attraverso un approccio olistico e multi-agenzia.
A tal fine – prosegue l’INL nel documento – saranno valorizzate la collaborazione e le sinergie con altre Autorità e altri organi di controllo, nonché con le organizzazioni attive a presidio e tutela dei diritti dei lavoratori, della legalità e del corretto funzionamento del mercato del lavoro.
Sul piano internazionale, l’INL manterrà fermo l’impegno al rafforzamento della collaborazione con l’Autorità Europea del Lavoro (ELA) e con gli altri Stati membri nel contrasto dei fenomeni illeciti con aspetti transfrontalieri.
Inoltre, l’INL nel documento in questione ha sottolineato che per l’annualità in corso prevede di effettuare, a cura del proprio personale e dei militari del Comando Carabinieri tutela lavoro, 75.000 accessi ispettivi, con un incremento di circa il 18% delle ispezioni attivate nel corso del 2022.
Infine, l’INL ha fatto presente che tra i settori in cui indirizzerà particolarmente la sua attività di vigilanza per le verifiche in materia di salute e sicurezza nel corso del 2023 rientrerà anche il settore della logistica e dei trasporti; settore questo caratterizzato da una accentuata destrutturazione per la presenza di numerose microimprese.
La vigilanza si concentrerà non solo sull’esame analitico della filiera degli appalti ma anche sulla presenza e la gestione dei rischi interferenziali, per contrastare il possibile nesso di causalità che sovente si evidenzia tra il ricorso diffuso all’appalto e alla catena dei subappalti, e gli infortuni sul lavoro.
In allegato è possibile scaricare per intero il documento dell’INL