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Deroga ai tempi di guida e riposo, Donati: ”La decisione spetta al Governo che, se viene preso a modello per come porta avanti la lotta al COVID19, su questo tema, appare in netto ritardo rispetto agli altri Stati europei”
Nel prendere atto che, fino a questo momento, non è recepita dal Governo la richiesta, avanzata da UNATRAS, relativa ad una deroga temporanea dei tempi di guida e di riposo, in considerazione della straordinarietà della situazione determinata dall’epidemia del Coronavirus, probabilmente anche a seguito delle richieste di segno opposto avanzate dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti, non c’è molto da aggiungere, se non per sottolineare la delusione del mondo dell’autotrasporto, che vede in tale misura uno strumento estremamente utile agli autotrasportatori per aiutare a gestire meglio le criticità di questa fase. Oltre tutto, è proprio in quei settori individuati come essenziali (alimentari, farmaceutici, carburanti, etc), che la pressione e le criticità sono più forti e, dunque, è proprio da lì che viene la maggiore legittimazione della nostra richiesta.
È evidente che il problema a cui il sindacato vuole dare soluzione è quello del rispetto delle regole. Ed è chiaro che sul rispetto dei tempi di guida e di riposo troppi sono i casi di violazione, spesso con responsabilità dei datori di lavoro.
Ma, una cosa è il rispetto delle regole, altra cosa è impedire l’uso di una regola, quale è la deroga ai tempi di guida e di riposo, prevista proprio per situazioni straordinarie, situazioni certamente ben al di sotto di quella che stiamo vivendo in questo momento.
Penso che più delle opinioni, contino i fatti. E i fatti dicono che molti Paesi europei hanno già concesso questa deroga (Belgio, Spagna, Danimarca, per dirne alcuni), al punto che, tramite la nostra associazione europea (UETR), abbiamo chiesto alla Commissione di rendere la deroga omogenea per tutti gli Stati membri.