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CORONAVIRUS: l’autotrasporto non si fermi; le imprese agiscano con prudenza per limitare i rischi, ad iniziare da quelli degli autisti e degli addetti alla logistica
La mappa dei focolai di contagio del Coronavirus, nel nostro Paese, si modifica ogni giorno e con una rapidità che ha del sorprendente. Vogliamo sperare che ciò dipenda dal fatto che l’Italia – prima e, per certi versi unica tra le nazioni europee – ha dato vita ad un’imponente campagna di screening di massa che ha fatto emergere anche quei casi che, non essendo accompagnati da sintomi evidenti, non sono stati finora oggetto d’attenzione in altri Paesi.
Sia come sia, occorre prestare attenzione e, senza cadere in atteggiamenti di panico irrazionale, fare ciascuno la propria parte per evitare che l’epidemia si propaghi e si possa intervenire a confinare i casi finora evidenziai. Sapendo che la bassa percentuale di mortalità propria del coronavirus e le cure che le strutture ospedaliere italiane sono in grado di assicurare ai malati, possono permettere al nostro Paese di gestire, come a suo tempo per la SARS, anche questo nuovo virus e di farne uscire l’Italia e gli italiani senza troppi danni.
Il Governo si è tempestivamente mosso, approvando, nella giornata di ieri, il D.L. n. 6 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19″ e il conseguente D.P.C.M., recante “Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”
Pibblichiamo in allegato, LE 10 REGOLE DI PREVENZIONE DIFFUSE DAL MINISTERO, con l’indicazione di stamparlo e diffonderlo a tutti gli interessati, ad iniziare dai dipendenti e dai collaboratori delle imprese
Quanto all’autotrasporto, è del tutto evidente come non sia neppure ipotizzabile di bloccare un’attività che è fondamentale per mantenere la produzione della pressoché totalità dei prodotti industriali e che è la sola a poter assicurare la distribuzione, sin nella più piccola frazione, degli alimentari e degli altri beni di prima necessità.
Per questo è necessario che ogni misura di limitazione della circolazione dei veicoli industriali sia attentamente valutata per i risvolti che tali divieti possono assumere e per il necessario coordinamento tra quanto, alla luce del D.P.C.M. varato domenica dal Governo, le Autorità centrali, d’intesa con le Regioni, vorranno assumere.
Non servono – ed anzi complicano le cose – decisioni assunte da singole Regioni o, peggio, singoli comuni che hanno solo l’effetto di creare preoccupazione e si rivelano del tutto impossibili da mettere in pratica.
Per quelle imprese, infine, che si trovano a dover effettuare viaggi in transito ovvero destinati a località delle zone “rosse”, come individuate dal D.P.C.M., ribadiamo la necessità di consultare le pagine web delle Prefetture interessate per verificare se e come ottenere le necessarie deroghe o se annullare il viaggio.
A tal fine alleghiamo, come esempio, l’Ordinanza del Ministero della Salute e della Regione Lombardia con il fac-simile dell’eventuale richiesta di deroga
Ovviamente gli autisti, che, per loro natura, si trovano ad operare in località le più diverse e spesso in presenza di altri lavoratori, le precauzioni individuali – soprattutto quelle, come la mascherina, che tendono ad impedire di inalare il virus eventualmente diffuso tramite tosse o starnuti – ci sembrano assolutamente ragionevoli.
Infine, come potrete leggere nell’apposita news, con un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020, che integra il precedente DPCM del 23 febbraio scorso, sono state emanate ulteriori disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica.
Più nello specifico, nel nuovo DPCM si fa espresso riferimento al fatto che per gli uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, sono sospesi gli esami per il conseguimento delle patenti di guida e con apposito provvedimento dirigenziale è disposta la proroga dei termini ai candidati, così come previsto dagli articoli 121 e 122 del Codice della Strada.
Si rimanda, infine, alle ordinanze riguardanti le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica do COVID-19 delle Regioni: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Liguria.
CORONAVIRUS. cosa c’è da sapere
Cosa c’è da sapere sul CORONAVIRUS – Opuscolo.pdf
20-02-23 – ORDINANZA MINISTERO SALUTE e REGIONE LOMBARDIA.pdf
RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE IN DEROGA – DPCM 23-02-20.pdf
Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 25 febbraio 2020