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Coronavirus: il trasporto merci non è bloccato dal DPCM dell’8 marzo, Così si esprime una nota della Farnesina
È disponibile online sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale la nota esplicativa su transfrontalieri e trasporto merci al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020.
La nota sembrerebbe quindi ribadire che NULLA OSTI AL TRASPORTO DELLE MERCI NELLE AREE DI ATTENZIONE RAPPRESENTATE DALLA LOMBARDIA E DALLE ALTRE 14 PROVINCE, NÉ AL TRASPORTO NEL RESTO DEL TERRITORIO NAZIONALE VERSO E DA QUELLE AREE.
Ovviamente attendiamo che il MIT e la Protezione Civile illustrino, in una Circolare che ancora attendiamo, le eventuali linee guida cui le imprese e i conducenti di veicoli dovranno attenersi per evitare ogni possibile rischio di diffusione del contagio.
Nota esplicativa al DPCM 8 marzo 2020 (fonte esteri.it)
Con riferimento dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, si precisa quanto segue:
TRASFRONTALIERI
Le limitazioni introdotte oggi non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Salvo che siano soggettI a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i trasfrontalieri potranno quindi entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli.
MERCI
Le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.