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Conversione del D.L. “Rilancio”. La nota tecnica della Confcommercio
Lo scorso 17 luglio è stata definitivamente approvata la Legge n. 77 di conversione, con modificazioni, del D.L. 34/2020, il cosiddetto “Decreto Rilancio”.
Si tratta di un provvedimento assai complesso, di circa 300 articoli, nel quale l’originario D.L. 34 “Rilancio” è stato profondamente trasformato e sono state inserite numerose misure per sostenere l’occupazione e avviare un primo rilancio dell’economia italiana, pesantemente azzoppata dalla pandemia del COVID-19.
Le misure per il Rilancio dell’economia
Si tratta, come detto, di oltre 300 articoli, tra articoli originari modificati, articoli bis, ter, ecc.
A tal fine, per non rendere la news troppo lunga, alleghiamo il documento di analisi della CONFCOMMERCIO, che illustra in modo analitico tutte le misure ontenute nella L.77 di onversione del D.L. 34/2020
Le misure per il nostro settore
Per il nostro settore, purtroppo, il discorso è invece semplicissimo:
Per l’autotrasporto, il D.L. prevedeva all’art. 210 – Disposizioni in materia di autotrasporto – uno stanziamento di 20 milioni di euro finalizzato alla copertura delle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali per il 2020, che è stato mantenuto senza modificazioni
Anche l’art. 197, per quanto riguarda il Marebonus e Ferrobonus ha confermato un rifinanziamento per gli incentivi al trasporto combinato marittimo e ferroviario.
Confermata all’art. 199, c.5, l’estensione alle imprese operanti nel settore del magazzinaggio e supporto ai trasporti (codice ATECO 52) del credito d’imposta per investimenti nelle regioni del Sud e nelle Zone Economiche Speciali.
Infine, la legge di conversione ha introdotto, con i comma 8-ter del medesimo art. 199, la dematerializzazione, in ambito portuale, dei documenti e di qualsiasi altro certificato necessario ad assistere le operazioni di importazione/esportazione di merci.
Confcommercio- commento alla legge 77-2020 di conversione del DL Rilancio.pdf