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Commissione EU: chiarimenti sul divieto di riposo settimanale regolare in cabina
La Commissione europea con una nota ha chiarito alcuni aspetti riguardanti le misure di controllo che vietano ai conducenti di trascorrere periodi di riposo settimanale regolare o quello di oltre 45 ore preso in compensazione nella cabina del proprio veicolo.
Per verificare questa infrazione, le Autorità di controllo comunitarie possono richiedere ai conducenti fermati durante il viaggio su strada, quindi non durante il loro periodi di riposo, la fattura che attesti l’avvenuta sosta del conducente in una qualsiasi struttura dedicata all’ospitalità, anche se il periodo di riposo in oggetto è avvenuto in un altro Stato.
Il controllo degli autisti, anche dopo la fine del loro periodo di riposo, non viola alcuna procedura; ma come descritto nella nota della Commissione, secondo l’articolo 34, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 165/2014, viene specificato che gli Stati membri non possono imporre ai conducenti l’obbligo di presentare alcun modulo che attesti le loro attività. Quindi, i controllori non possono imporre all’autotrasportatore l’obbligo di esibire alcuna documentazione riguardo i loro tempi di riposo settimanale lontani dal veicolo.
Rimane valida la sanzione per i riposi all’interno della cabina. Per rafforzare questo controllo, la Commissione Europea raccomanda la reciproca assistenza tra le Autorità dei diversi Paesi.
In allegato proponiamo una traduzione, non ufficiale, in lingua italiana di quanto comunicato dalla Commissione europea.