La Direzione Generale per la Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha inteso ridefinire, in un testo coordinato che superasse le innumerevoli norme e Circolari che, in poco più di 5 anni si sono affastellate sulla materia, le disposizioni in materia dei corsi di qualificazione iniziale e periodica per la carta di qualificazione del conducente.
L’intento dichiarato è quello di recepire le istanze degli utenti e degli Enti di formazione oltre a correggere quanto l’esperienza di questi anni ha dimostrato non adeguato ad un corretto recepimento della normativa europea in materia di qualificazione dei conducenti.
Le nuove disposizioni saranno contenute nel Decreto 20 settembre 2013, che tuttavia (dopo oltre sei mesi dalla firma del Ministro) risulta ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi non ancora vigente.
Nel frattempo sono numerose le critiche che, soprattutto per quanto riguarda i Corsi di formazione periodica, si sono levati da diverse parti.
Chi ha partecipato ai Corsi ha infatti più volte espresso perplessità su un modo di fare aggiornamento che, anziché essere realizzato annualmente, con brevi richiami in aula dei conducenti – come avviene in altri Paesi, più attenti del nostro a realizzare una formazione davvero efficace – qui da noi vede l’immensa platea degli autisti professionali chiamata a frequentare, dopo 5 anni dal rilascio della CQC, un corso di ben 35 ore, con la consapevolezza che la prossima volta che scatterà l’obbligo dell’aggiornamento non sarà che dopo il 2020, quando, magari, i camion andranno ad acqua e le merci saranno consegnate, come qualcuno sogna, con i droni, direttamente alle finestre dei destinatari……
Anziché un’occasione di arricchimento culturale, i Corsi rischiano così di rappresentare un peso, sostanzialmente inutile, per molti trasportatori e autisti.
Per chi a casa ci capita una volta a settimana non è indifferente dover programmare di spendere così ben 7 sabati!
Nel frattempo, ovviamente, le novità normative, organizzative e tecnologiche le si dovrà imparare come si è fatto sempre: sulla strada, nei piazzali e, per i più fortunati, grazie a qualche riunione organizzata dalle Associazioni.
Ad anticipare i contenuti di un Decreto che non vuole uscir fuori, ma che forse ora arriverà davvero, è stata intanto emanata, dalla Direzione Generale per la Motorizzazione, la circolare prot. n. 7787 del 3 aprile 2014.
Essa, oltre a recare le istruzioni operative delle nuove disposizioni (compresi gli allegati di riferimento), intende costituire una sorta di testo unico sulla CQC, abrogando le ultime 9 circolari emanate in precedenza sull’argomento.
Anche le istruzioni ed i chiarimenti previsti in Circolare sono ovviamente subordinati all’entrata in vigore del Decreto (che sarà vigente dal 15° giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), tranne quelle, di maggior favore, che riguardano il regime di recupero delle assenze nei corsi di formazione periodica e quelle sui nuovi requisiti dei docenti “insegnanti” che entrano in vigore da subito.
Per il resto continueranno ad applicarsi le vecchie disposizioni contenute nel DM 16 ottobre 2009.
La Circolare, ancorché con il limite di essere orfana del Decreto su cui dovrebbe poggiare, ha l’ambizione, nelle oltre 60 pagine di cui è composta, di definire un vero e proprio “testo unico” in materia di CQC.
Non a caso, gli argomenti che tratta sono tutti quelli che concernono la realizzazione dei corsi, il rilascio ed il rinnovo della CQC, i corsi di recupero dei punti, ecc.
Ma vediamo più nel dettaglio i contenuti della Circolare:
La Circolare ha con sé ben 22 allegati con i moduli per la applicazione delle nuove disposizioni, i fac simile dei registri, delle domande, delle comunicazioni tra Enti ed autoscuole e Ministero, ecc.
In molti casi si tratta di un aggiornamento di quelli già presenti nella circolare del 22 ottobre 2010.
Le principali novità che la Circolare reca con sé si evidenziano in particolare sulle disposizioni per i corsi di formazione periodica per il rinnovo della CQC, anche per tener conto, come dicevamo, dell’esperienza ormai consolidata determinatasi con lo svolgimento di migliaia di corsi in tutta Italia.
Le elenchiamo in ordine di importanza per i conducenti, che avevano chiesto a gran voce alcune modifiche che ora la Circolare ufficializza, senza dimenticare però di esprimere perplessità in ordine ad alcune misure che, ci sembra, rischiano di ingessare in modo pesantissimo l’organizzazione degli stessi corsi.
Il punto su cui è prevedibile che si appunteranno le maggiori critiche, peraltro, è quello relativo ai Controlli sulla regolarità di svolgimento dei Corsi.
Il Ministero ha infatti cercato di “mettere una toppa” alla perdurante incapacità – vuoi per ristrettezze di budget, vuoi per ristrettezze di organico – di porre in essere un’efficace attività di verifica da parte dei locali Uffici provinciali della motorizzazione, anche laddove appare evidente che – anche a voler solo tener conto dei prezzi cui alcuni Corsi vengono proposti – sarebbe estremamente utile che tale attività di verifica venisse svolta.
Tuttavia la toppa appare peggiore del buco.
La Circolare del 3 aprile impone infatti ai responsabili dei Corsi di procedere ad inviare all’Ufficio provinciale della motorizzazione competente, una comunicazione di rilevazione delle assenze entro 15 minuti dall’inizio della lezione giornaliera e poi, in caso di lezione con durata maggiore di 2 ore, una comunicazione ogni due ore, inviando all’UMC una apposita e-mail o un fax.
La Circolare precisa, pignola, che la comunicazione va spedita entro 5 minuti dall’inizio della lezione e deve riportare i nominativi degli allievi eventualmente assentatisi.
Ciò vuol dire, per una giornata di 7 ore di lezione, dover inviare ben 4 comunicazioni anche quando i Corsi si svolgono presso aule in cui non vi siano a disposizione strumenti di comunicazione adeguati.
Ma il problema è, con tutta evidenza, un altro: a che serviranno le mail inviate all’UMC, quando è praticamente certo che esse non troveranno, dall’altra parte, qualcuno che effettivamente le legga in tempo reale o che, una volta lette, possa far qualcosa per verificarne l’attendibilità?
Si tratta di una misura che è a metà tra la riesumazione del malefico "Comma 22" di americana memporia e la riproposizione della vecchia tecnica – assai nostrana – del pugile suonato: “me ne ha date tante, ma quante gliene ho dette!!!!…….”
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