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– Editoriale –

Tavolo delle Regole: il 17 aprile è stato il primo round

Tavolo delle Regole: il 17 aprile è stato il primo round

Roma, 21 Aprile 2023

Il 17 aprile u.s. si è tenuta la prima riunione del Tavolo delle Regole, coordinato, su incarico del Viceministro Edoardo Rixi, dal Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile, Dott.ssa Teresa Di Matteo.

Su come è andata, la stampa si è concentrata sulle risorse, mentre è già scomparso il tema delle Regole, con ciò smentendo lo stesso nome del Tavolo (Tavolo delle Regole, appunto). In questo quadro, la sintesi più attendibile mi pare sia quella fatta dalla Rivista TIR, alla cui lettura rinvio chi volesse saperne di più.

Per quel che abbiamo capito, l’Amministrazione, in ottemperanza al mandato politico ricevuto, si è resa pienamente disponibile a favorire il confronto sulle tematiche proposte dalle Associazioni, chiarendo che spetta alle Associazioni dire quali siano i problemi ritenuti principali, e indicare possibili soluzioni.

Nel ribadire l’apprezzamento per un’iniziativa più volte richiesta, per parte nostra, abbiamo indicato i temi, secondo noi, prioritari, che sono i soliti (l’unica differenza – e non è poco – sta nel fatto che adesso sono all’attenzione del Tavolo):

1) nuova disciplina del requisito di “stabilimento”;

2) costi minimi obbligatori;

3) tempi di pagamento;

4) riconoscimento dei tempi di sosta per carico e scarico delle merci;

5) accesso alla professione e al mercato più selettivi (le norme attualmente in vigore consentono l’ingresso sul mercato di figure economicamente fragili e, perciò, ricattabili e utili per il gioco al ribasso delle tariffe).

L’Amministrazione ha preso l’impegno di predisporre un primo documento di recepimento del Regolamento UE 1055/2020 (che contiene, tra le altre, le seguenti materie: accesso al mercato, capacità professionale, requisito di stabilimento – che incide in modo decisivo sulla subvezione, limitandone l’uso-) che verrà proposto al Tavolo entro tre settimane.

Noi sappiamo – e, non da adesso – che, se si vuole fare sul serio, si dovranno toccare interessi e posizioni non più compatibili con il quadro normativo europeo (specie in tema di subvezione e di tempi di pagamento), ma, soprattutto, con la condizione di generale sofferenza delle nostre imprese.

In particolare, a noi sembra che non sia tollerabile continuare a pensare che la strada dell’efficienza del sistema logistico italiano debba essere attuata, facendo pagare ai trasportatori i costi dell’inefficienza. Vogliamo sperare che questo approccio sia condiviso da tutti, ma è bene non farsi illusioni di facili successi.

In fondo, la novità più rilevante emersa è che non è affatto vero che i Trasportatori siano tutti uguali. Ci sono differenze, anche notevoli, ma non tanto tra piccoli e grandi operatori, bensì, essenzialmente, tra chi trae il fatturato dai propri camion e chi, pur essendo iscritto all’Albo degli Autotrasportatori, vende viaggi in subappalto.

Di conseguenza, anche se in maniera non del tutto lineare, anche tra le rappresentanze dell’autotrasporto si è notata una diversità di approccio, tra chi vorrebbe limitare al minimo le cose da cambiare e chi, al contrario, ritiene che il cambiamento debba essere in grado di agire in profondità sulle cause delle dinamiche distorsive presenti all’interno del mercato dell’autotrasporto.

Siamo tutti chiamati ad uno sforzo di responsabilità per governare il cambiamento, necessario per dare un futuro ai trasportatori. Ne siamo perfettamente consapevoli. Con l’unico limite, per quel che ci riguarda, di non essere disponibili per operazioni gattopardesche, all’insegna del cambiare tutto, per non cambiare niente, come da qualche prima avvisaglia si potrebbe desumere.

Nella seconda parte della riunione sono stati forniti alcuni aggiornamenti sui provvedimenti contro il caro-gasolio (285 milioni), su cui il Ministero sta lavorando per lo sblocco: diciamo che è un po’ più probabile l’ottenimento dei contributi e, nello stesso tempo, è certo l’ulteriore ritardo dell’erogazione.

Infine, sul contributo da pagare all’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) per il 2023 (prima scadenza il 28 aprile), da parte delle imprese di autotrasporto con un fatturato superiore a 5 milioni di euro, sono in corso tentativi, a vario livello, per ottenere una nuova deroga per l’anno in corso; da quel che abbiamo capito, con speranze di successo limitate. Su quest’ultimo punto, fermi restando, gli obblighi di legge, ci riserviamo di dare un’indicazione definitiva alle nostre imprese nella giornata del 26 p.v.

Claudio Donati

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