– Editoriale –

Anna MANIGRASSO: la Corte di Giustizia ha fatto il suo; ora tocca al Ministero fare quanto deve per assicurare che i trasporti stradali viaggino davvero a costi compatibili con la legalità e la sicurezza

Anna MANIGRASSO: la Corte di Giustizia ha fatto il suo; ora tocca al Ministero fare quanto deve per assicurare che i trasporti stradali viaggino davvero a costi compatibili con la legalità e la sicurezza

Roma, 16 Novembre 2016

Secondo l’ordinanza della Corte di Giustizia Europea, pubblicata in questi giorni, nulla osta rispetto alla libera concorrenza ed allo sviluppo autonomo delle forze di mercato, che un’autorità pubblica fissi i prezzi minimi dei servizi di trasporto stradale delle merci, laddove questa decisione si configuri come una scelta a tutela della sicurezza stradale e della legalità.

L’ordinanza della Corte di Giustizia Europea fa definitivamente chiarezza sulle troppe interpretazioni interessate che hanno accompagnato la sentenza con cui l’anno scorso la stessa Corte si era espressa in ordine alla correttezza giuridica di costi minimi fissati dall’Osservatorio presso la Consulta, riconfermando una corretta lettura di quella sentenza e di tutta la vicenda dei costi minimi.

Per la Corte, oggi in modo assolutamente chiaro e definitivo, i costi minimi risultano un impedimento alla libera concorrenza quando essi siamo figli di scelte che provengono dai diretti interessati, siano essi committenti, siano essi trasportatori, ciascuno dei quali interessato a difendere i propri parziali interessi di categoria.

I costi minimi, invece, non sono contrari alle norme europee quando provengano da un’autorità pubblica che abbia come suo fine precipuo la tutela dell’incolumità pubblica, della legalità e della sicurezza della circolazione.

Noi non vogliamo oggi, anche se sarebbe assai facile farlo, riaprire una nuova diatriba, riprendendo una sfiancante discussione sulla necessità o sull’opportunità della fissazione di costi minimi obbligatori da parte del Ministero dei Trasporti.

Pretendiamo però una cosa, e su tale pretesa saremo inflessibili giudici del comportamento del Governo e dell’Amministrazione.

Pretendiamo cioè che il Ministero – ufficialmente e con un’evidenza che possa essere tale da costituire monito a chiunque – stabilisca quali siano, a suo giudizio insindacabile – per ciascun tipo di servizio e per ciascuna tipologia di carico e di veicolo utilizzato – i costi che possono assicurare che il prezzo del trasporto pattuito tra le parti, corrisponda al rispetto delle condizioni minime che garantiscano la sicurezza di quel trasporto e la legalità della sua effettuazione.

 

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