– Editoriale –

Agenda politica: a che punto siamo
Dopo aver richiesto, in questi giorni, un incontro al Ministro Salvini – visto che sono passati più d due mesi dal primo (e, finora, unico) incontro istituzionale con l’Autotrasporto -, stiamo aspettando la convocazione. Altre associazioni hanno fatto la stessa cosa e, dunque, è lecito essere fiduciosi.
Nel frattempo, proviamo a riassumere la situazione.
Nel mondo associativo c’è una grande varietà di posizioni, tra chi chiede il ristoro per il caro-gasolio (circa 280 milioni di euro, già deliberato ma non si capisce quando verrà erogato alle imprese); chi chiede di non pagare il contributo 2023 all’ART in scadenza ad aprile; chi, giustamente, si è concentrato sulla annosa e scandalosa situazione del Brennero (su cui il Governo ha fatto qualche passo, vedremo se con maggiore efficacia dei governi passati); infine, non mancano sacrosante stigmatizzazioni delle recenti scadenze decise dalla UE per il raggiungimento della neutralità ambientale, che indicano nel 2040 la fine della produzione di veicoli a combustione interna. Tutte cose condivisibili, ovviamente.
Anche i giudizi sul Governo sembrano – a volte anche in maniera contraddittoria – oscillare tra accuse di abbandono del settore ed entusiastico sostegno.
Nella variegata quantità di richieste e prese di posizione, tuttavia, spicca, come unico punto in comune, un’amnesia generale sulla richiesta di Regole per il settore
Ancora una volta, la macedonia, tra presunte emergenze e strategie di lungo periodo, ha cancellato dalle agende associative le Regole. Temi come “Costi Minimi Obbligatori”, “Disciplina della sub-vezione ex Regolamento UE 1055/2020”, “Tempi di Pagamento”, “Pagamento delle Soste”, non compaiono tra le richieste da fare al Governo.
Se è solo una nostra errata impressione, lo vedremo nell’incontro con il Ministro. Quel che è certo è che Noi le riproporremo quale autentica priorità. A partire dalle 4 Regole richiamate, la cui mancanza aiuta molto a spiegare perché l’emergenza è continua nella vita dei Trasportatori.
A nostro avviso, occorre definire presso il Ministero un’Agenda dei lavori, con una tempistica chiara (entro l’anno in corso) per affrontare le principali criticità. Qui sta la vera discontinuità con il passato: Regole al posto dell’Assistenza, anziché Assistenza per mantenere lo “status quo”.
Occorre coraggio, da parte della Politica, perché si tratta di scelte impegnative, che toccano interessi cospicui (non a caso, mai fatte). A maggior ragione, da parte di chi rappresenta i Trasportatori, quelli “veri” (che il trasporto non lo vendono, ma lo fanno coi propri camion), si tratta di scegliere da che parte stare.
Come detto, noi ci saremo, con determinazione, senza smettere di sperare, strada facendo, in qualche “ravvedimento operoso” dal versante di altre rappresentanze dell’autotrasporto.
Claudio Donati