Lunedi 9 Novembre 2009
L’Associazione internazionale del trasporto a temperatura controllata ha raccolto, in una scheda, tutte le questioni che saranno di fronte al nuovo Parlamento Europeo, insediatosi nel 2009.
Il nuovo Parlamento Europeo
Agenda dei Trasporti 2009/2010
Il Parlamento Europeo nei prossimi cinque anni esaminerà e si pronuncerà su numerose e controverse questioni d’importanza cruciale sul piano politico.
Questa analisi è redatta per mostrare lo stato attuale del dibattito e indica le posizioni espresse da alcuni di colorio i quali saranno chiamati ad assumere le decisioni chiave.
E’ imperativo che Transfrigoroute International faccia sentire la sua voce nel quadro del processo decisionale, al fine di proteggere il nostro settore da costi di esercizio in continua ascesa.
L’influenza crescente del Parlamento Europeo
Nel corso del mese di luglio 2009, gli elettori europei si sono recati alle urne per eleggere, con un mandato di cinque anni, i propri rappresentanti europei .
Malgrado alle elezioni per il Parlamento europeo si registri una tra le più basse prcentuali di partecipazione (solamente il 43%), le competenze del Parlamento Europeo hanno continuato ad aumentare nel corso degli ultimi decenni.
Il Trattato di Lisbona, che dovrà essere ratificato all’inizio del 2010, rappresenta una tappa supplementare sul cammino verso un Parlamento Europeo dotato di un ruolo sempre più preponderante.
Questa situazione consentirà al Parlamento europeo di ricoprire il ruolo di co-legislatore, in quasi tutte le diverse materie, accanto ed al pari dell Consiglio e degli Stati Membri.
La conoscenza delle posizioni dei diversi parlamentari è, di conseguenza, più che mai rilevante per influenzare il processo di determinazione delle politiche.
Priorità politiche per l’UE nell’ambito dei trasporti
Al fine di ottenere una visione globale ed esaustiva delle priorità dell’UE, delle azioni esaminate e delle normative chiave in preparazione nel settore dei trasporti, occorre tener conto di quanto e cosa potranno decidere i diversi attori politici..
La Commissione Europea:
Il cambiamento climatico e l’obiettivo della riduzione delle emissioni nel settore trasporti saranno chiaramente due delle priorità assolute della nuova Commissione Europea.
E’ in tale contesto che la Commissione attualmente sta elaborando un Libro Bianco sul futuro dei trasporti da pubblicare nel 2010.
[Un Libro Bianco, lo ricordiamo ai nostri lettori, è il risultato di un processo di consultazione esaustivo e traccia la traiettoria strategica della Commissione Europea nell’ambito cui il libro bianco si riferisce].
Le iniziative giuridiche per sostenere gli obiettivi politici del Presidente della Commissione, Barroso, assumeranno la forma di una “regolamentazione pertinente”: non soltanto, quindi, una regolamentazione “efficace” (basata su una realtà concreta); ma anche “proporzionata” (la legislazione deve avere un impatto positivo ad un livello sufficiente per garantire l’adozione delle misure giuridiche), ed infine “esauriente” (prendendo in considerazione tutte le conseguenze economiche, sociali e ambientali).
L’attuale Commissario ai Trasporti Tajani rimarrà probabilmente in carica.
Il Parlamento Europeo:
Accanto alla Commissione Europea, il Comitato dei Trasporti e del Turismo (TRAN) del Parlamento Europeo conierà la politica dei trasporti per gli anni prossimi.
Con le discussioni sull’accordo post-Kyoto – che dovrebbe essere raggiunto al più tardi a fine anno, nel vertice di Copenhagen – il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile saranno certamente le due questioni centrali sulle quali si concentrerà il lavoro negli anni futuri.
NeI contesto suddetto, il Comitato TRAN sta esaminando la possibilita di pianificare, questo autunno, un brainstorming con tutta una serie di esponenti universitari sul futuro dei trasporti.
Di seguito si traccia un’esposizione sommaria delle fondamentali questioni legislative che si porranno in prospettiva. Esse sono state oggetto di dibattito nella prima riunione del comitato TRAN, che si è tenuta all’inizio di settembre, dopo la crisi economica estiva.
La discussione riguardante il trasporto delle merci si è focalizzata sulle Eurovignette, le «gigaliners» e i tempi di guida.
I testi chiave discussi al Parlamento Europeo
Eurovignette:
Chiaramente definita come una questione di bandiera nel settore dei trasporti, la Direttiva Eurovignette è stata oggetto, non certo da oggi, di particolare attenzione da molti dei protagonisti del confronto.
Se la Direttiva fosse approvata consentirebbe agli Stati Membri di attuare un sistema di pedaggio che ribalterebbe sugli utenti delle infrastrutture stradali i costi esterni prodotti dal trasporto delle merci su strada.
Attualmente sembra comunque improbabile che la legge sia approvata entro la fine dell’anno, in quanto le discussioni tra gli Stati Membri sono attualmente ad un punto morto.
Molti Stati Membri hanno manifestato perplessità circa l’utilità e il costo della proposta della Commissione Europea, poiché temono che essa potrebbe penalizzare ulteriormente il settore del trasporto stradale delle merci, in questo periodo di particolare difficoltà economica.
La parlamentare socialista spagnola, Inés Ayala Sender ha sollevato tale questione nel dibattito del comitato TRAN.
Per guadagnare tempo, gli Stati Membri hanno richiesto alla Commissione di esaminare i pro e i contro delle posizioni espressesi sulle Eurovignette.
Non è stata ancora fissata alcuna data per presentare i risultati di questi studi. L’attuale presidenza svedese comunque ha affermato il desiderio di ottenere questi risultati al fine di sottoporli al dibattito del comitato TRAN.
La situazione si è impantanata e numerose sono state le critiche mosse dai componenti del comitato TRAN, avendo la gran parte dei membri del Parlamento Europeo, mostrato rammarico per la mancanza di ambizione in merito ad una questione così delicata, da parte di una Presidenza che pure ha posto la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile al centro delle sue priorità.
Secondo l’opinione generale, espressa dai rappresentanti di tutti i gruppi politici, gli studi sono sufficientemente numerosi e il tempo per prendere una decisione politica è giunto ormai a maturazione.
In particolare i Verdi/EFA hanno insistito su questo punto e hanno richiesto un maggior investimento di denaro per la rete ferroviaria. Said El Khadraoui (Socialisti e Democratici, Belgio), relatore sulla questione Eurovignette, ha esortato coloro che prenderanno le decisioni a non perdere il loro slancio.
Eurocombis:
La questione degli Eurocombis divide gli osservatori: da un lato coloro che vi si oppongono per il loro impatto negativo sull’ambiente e dall’altro lato coloro che li difendono per l’efficacia.
Nonostante la questione degli Eurocombis non abbia rappresentato il punto centrale del dibattito del comitato TRAN, la Parlamentare Eva Lichtenberger (EFA, Austria), rappresentante dei Verdi nel Parlamento Europeo e Michael Cramer (EFA, Germania) hanno richiamato l’attenzione sugli aspetti negativi, durante la sessione di domande e risposte con il Ministro dei Trasporti svedese, sig.ra Åsa Torstensson.
L’On. Lichtenberger e l’On. Cramer hanno sottolineato la potenzialità di Eurocombis per poter ridurre, in maniera duratura, il trasporto di merci su strada.Quali Membri del Parlamento Europeo in rappresentanza dei Verdi, questi parlamentari sono fervidi difensori del trasporto di merci su rotaia.
La Svezia è anch’essa favorevole al trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia ed ha annunciato che sarà presentata, in tempi brevi, una bozza di regolamento che definisca una rete ferroviaria europea al servizio di un traffico merci davvero competitivo. Il Ministro Svedese ha evidenziato le esperienze positive della Svezia con l’utilizzo degli Eurocombis, sottolineandone la potenzialità di saper ridurre in modo duraturo il numero totale di automezzi pesanti sulla rete stradale.
Attualmente all’interno del Comitato TRAN non si è raggiunta una posizione univoca. La Commissione Europea effettuerà nuovi studi nel 2010. Chiaramente, la questione degli Eurocombis rimarrà ancora nel futuro prossimo una questione molto dibattuta e controversa.
Tempi di guida:
La questione dei tempi di guida non è direttamente attribuita alle competenze del comitato TRAN , ma è piuttosto competenza del Comitato per l’occupoazione e agli affari sociali (EMPL).
Benchè occupati a conoscere integralmente le prerogative del comitato MPE, i componenti del comitato TRAN mantengono un vivo interesse per il voto in programma il 29 settembre.
La questione controversa è l’eventuale inclusione dei trasportatori “autonomi” nella Direttiva 2002/15/CEE, che regola gli orari di lavoro dei lavoratori dipendenti del trasporto su strada.
La Direttiva fissa l’orario di lavoro in 48 ore settimanali.
Il problema è sorto poiché si sono verificati casi in cui i datori di lavoro hanno obbligato i loro dipendenti ad optare per lo status di trasportatori “autonomi” ed impedire così che ad essi potesse applicarsi la Direttiva.
Mentre la proposta della Commissione, che sarà soggetta al voto il 29 settembre nell’ambito comitato MPE, esclude i trasportatori “autonomi” dall’ambito di applicazione della Direttiva, la definizione suggerita di “lavoratori indipendenti” è formulata per evitare che alle spalle dei lavoratori dipendenti si continuino ad utilizzare tali pratiche di condizionamento nel futuro.
Il comitato MPE propone invece che i trasportatori “autonomi” siano inclusi come parti integranti dei soggetti sottoposti alle norme della Direttiva.
La Commissione Europea prevede che il comitato MPE voterà contro la sua proposta. In tal caso, la questione sarà quindi inoltrata all’assemblea plenaria per il voto finale.
Se si adotterà la posizione del comitato MPE, la Commissione Europea ritirerà la sua proposta. Qualora invece la posizione del comitato MPE non ricevesse il sostegno dell’assemblea plenaria, le discussioni in seno al comitato riprenderanno.
Eva Lichtenberger (EFA, Austria) ha richiamato l’attenzione sui problemi legati all’applicazione della legislazione, in materia di tempi di guida.
CONTATTI CHIAVE DEL COMITATO DEL PARLAMENTO EUROPEO SUL TRASPORTO E IL TURISMO
Gruppi politici:
EPP: Gruppo del Partito del Popolo Europeo (Cristiani Democratici)
S&D: Gruppo di Alleanza Progressiva dei Socialisti e dei Democratici
ALDE: Gruppo di Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa
EFA: Gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europea
EFD: Gruppo Europa della Libertà e dei Democratici
GUE: Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica
NI: Componenti non appartenenti ad un Gruppo Politico
Componenti del Comitato del Parlamento Europeo dei Trasporti e del Turismo