GERMANIA
Per quanto riguarda i tedeschi, gli importi dei pedaggi autostradali aumenterà per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 7,5 tonnellate a causa dell’introduzione della componente relativa all’inquinamento acustico (0,2 centesimi/Km in più che vanno a sommarsi alla componente dell’inquinamento atmosferico legata alla classe ecologica di appartenenza del mezzo) e della previsione dei costi per l’infrastruttura in funzione del tonnellaggio.
Dal 1° gennaio 2019 i conducenti dei mezzi sopra indicati, perciò, prima di mettersi in viaggio verso la Germania, in strade soggette a pedaggio, nell’apparecchiatura OBU montata sul veicolo, dovranno inserire la classe di peso a cui appartiene il veicolo (da 7,5 ton a 11,99 ton; da 12 a 18 ton; sopra le 18 ton) e per i mezzi superiori alle 18 ton, dovranno indicare anche il numero di assi (3 o 4 o più).
Ricordiamo, inoltre, che i nuovi importi (consultabili in allegato) prevedono aumenti importanti rispetto alle tariffe attualmente in vigore: un camion euro 6 a cinque assi, ad esempio, pagherà 18,7 centesimi/km a fronte degli attuali 13,5 centesimi/km!
Infine, per ulteriori informazioni sui pedaggi in Germania, consigliamo di consultare i due video messi a disposizione da Toll Collect, cliccando sui seguenti link:
https://www.toll-collect.de/en/toll_collect/microsites/it/italiano.html
AUSTRIA
L’ente gestore delle autostrade e delle superstrade austriache (Asfinag) ha comunicato che dal prossimo 1° Gennaio 2019 gli importi dei pedaggi subiranno un aumento pari al 2,2% dovuto al tasso di inflazione calcolato sulla base dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato per l’anno 2017.
Oltre a questo aumento Asfinag ha comunicato che verranno gradualmente introdotti ulteriori costi legati all’inquinamento atmosferico, anche per i veicoli Euro 6: dal 2019 verrà addebitata la prima tranche, pari al 40%, dal 2020 invece partirà la copertura totale dei costi.
Il provvedimento relativo all’aumento dei pedaggi autostradali in Austria è già stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale austriaca dello scorso 11 dicembre, di cui riportiamo il testo in allegato.