Nel periodo 1997-2011, tutti i principali produttori europei di autocarri hanno partecipato ad un cartello per:
I seguenti produttori di veicoli medi (6-16 tonnellate) e pesanti (di peso superiore a 16 tonnellate) hanno partecipato al cartello: Volvo/Renault, MAN, Daimler (Mercedes), Iveco, DAF e Scania, che rappresentano complessivamente il 99% del mercato europeo.
Il cartello è stato creato negli incontri tra dirigenti senior, presso fiere commerciali o altri eventi. Le informazioni sono state scambiate via telefono ed e-mail.
Le vittime del cartello hanno diritto ad un risarcimento.
Come scritto dalla Commissione europea:
"Non è accettabile che MAN, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e DAF ... abbiano formato un cartello invece di competere l'uno con l'altro. Per 14 anni hanno colluso sui prezzi e trasferito ai clienti i costi per soddisfare gli standard ambientali."
Il 19 luglio 2016 e il 27 settembre 2017, la Commissione europea ha annunciato un record di sanzioni per un totale di 3,81 miliardi di euro per il cartello.
Ma la questione più importante è che la Commissione europea incoraggia le "vittime" del cartello a chiedere un risarcimento ai partecipanti al cartello per i danni subiti.
Gli acquirenti e i locatari di autocarri hanno infatti potenzialmente pagato una sorta di “sovrapprezzo” derivante dalle pratiche collusive tra le diverse Case automobilistiche, per un periodo totale di 14 anni.
Tale "sovrapprezzo", afferma la Commissione Europea, può essere richiesto ai costruttori.
Le principali Associazioni dell’Autotrasporto italiane, ad iniziare da ASSOTIR, hanno deciso di incoraggiare le imprese ad esse aderenti ad aderire ad un'azione collettiva europea contro i produttori di autocarri.
Principi cardine dell’iniziativa delle Associazioni sono sempre stati i seguenti:
La scelta del partner giusto ha richiesto molto tempo, in quanto l’iniziativa solo in Italia potrebbe coinvolgere oltre 100.000 camion e diverse decine di migliaia di aziende, e ciò richiedeva l’individuazione di partner tecnici, legali e finanziari di livello adeguato alla sfida.
La scelta è infine caduta su un Fondo olandese specializzato in azioni collettive di risarcimento, OMNI BRIDGEWAY, che ha fornito le garanzie di esperienza, professionalità e solidità finanziaria necessarie a sostenere l’azione con possibilità concrete di successo.
Inoltre, OMNI BRIDGEWAY possiede il vantaggio di aver già promosso la medesima iniziativa anche in altri Paesi dell’Unione e potrà quindi coordinare una massa di richieste di risarcimento imponente, convogliandole tutte in una sola azione legale.
La scelta è stata quella di avviare l’azione in Olanda, Paese in cui è più avanzata la legislazione antitrust e in cui sembra possibile ottenere tempi e modalità più rapidi ed efficienti per vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento.
TRUCK CARTEL COMPENSATION FOUNDATION, una fondazione di diritto olandese è stata creata appositamente ed ha assunto il compito di gestire l’azione legale contro i costruttori.
Le Associazioni hanno contrattato con OMNI BRIDGEWAY - che anticipa alla FONDAZIONE i fondi per la realizzazione dell’iniziativa e se ne assume il rischio finanziario – condizioni particolari di accesso all’azione risarcitoria e di ristoro del danno subito, ove riconosciuto in sede giudiziaria o transattiva, riservate ai propri associati.
Tale contrattazione ha consentito di poter assicurare all’acquirente dei camion che deciderà di partecipare all’azione risarcitoria promossa da ASSOTIR e dalle altre associazioni, il 72,5% del netto ricavo derivante dall’azione stessa.
Il netto ricavo risulterà dalla sottrazione al ricavo lordo ottenuto dall’iniziativa, delle spese legali necessarie a portarla avanti, che, secondo l’esperienza della OMNI BRIDGEWAY, non dovrebbero superare il 2-3% del ricavo lordo.
Ovviamente il ricavo netto sarà poi ripartito tra i diversi acquirenti dei veicoli in funzione del valore della richiesta di risarcimento avanzata per i camion a ciascuno di essi appartenenti.
Il fatto che il veicolo fosse autorizzato al trasporto per conto di terzi ovvero utilizzato per il trasporto in conto proprio non risulta in alcun modo causa di esclusione dal diritto al risarcimento.
ASSOTIR e TRASFOSERVICE 2001 S.r.l. sono a disposizione degli interessati per verificare, in prima battuta e prima del giudizio definitivo della FONDAZIONE, la permanenza del diritto in capo agli interessati.
NOTA BENE
Allo stato attuale, e senza nulla precostituire circa possibili ampliamenti della platea dei richiedenti, le Associazioni ed OMNI BRIDGEWAY hanno concordato di concentrare l’iniziativa sui camion acquistati, o presi in leasing, nuovi.
Sarà possibile, in un secondo tempo, valutare, caso per caso, l’inserimento anche di veicoli usati.
L’acquirente del camion (o dei camion) che abbia scelto di partecipare all’azione risarcitoria:
può utilizzare il servizio messo a punto da TRASFOSERVICE 2001 S.r.l., la società di servizi del SISTEMA ASSOTIR.
In questo caso:
La scelta di affidarsi al servizio svolto da TRASFOSERVICE 2001 S.r.l. è del tutto volontaria.
Il servizio che TRASFOSERVICE 2001 S.r.l. offre è del tutto distinto da quello della FONDAZIONE.
Tale servizio, non verrà in alcun modo remunerato con i proventi dell’Azione risarcitoria, né potrà entrare a far parte delle spese procedurali necessarie a giungere alla sentenza.
OMNI BRIDGEWAY potrà, nel corso dell’azione risarcitoria, chiedere chiarimenti, integrazioni di documentazione e quant’altro necessario, ma sarà sempre TRASFOSERVICE 2001 S.r.l. a farsi carico – sentito il trasportatore – di rispondere a tali richieste.
Sede Nazionale
Via Villa San Giovanni, 18 00173 Roma
Telefono. +39 067221815 • Fax +39 0672960490
C.F. 97057920585 • P.IVA 09422431008
Redazione e contenuti portale web: M. Sarrecchia
Puoi chiamarci tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00
e dalle 14,00 alle 18,00
al seguente numero